La crescita percentuale degli smart phone rispetto al 2009 avanza inesorabilmente a due cifre. L’uso crescente dei dispositivi mobili lascia intravedere nuove opportunità di modelli economici e opportunità di business.
Tuttavia in Italia ci sono una serie di incognite che derivano da specifici vincoli legislativi, come il Decreto Pisanu, e rendono particolarmente onerosa la gestione dei sistemi di autenticazione, sia in termini tecnologici che economici. Queste normative, peraltro, stanno frenando la diffusione delle tecnologie di accesso wireless e rallentando la crescita di un mercato dalla potenzialità enormi, contribuendo ad accrescere il divario digitale.

Un altro grosso vincolo è di natura infrattrutturale, legato allo sviluppo della banda larga.
Al crescere della domanda e della diffusione, la rete a banda larga è diventata una infrastruttura centrale per la competitività delle imprese e la qualità della vita di milioni di cittadini. E’ indispensabile che l’Italia non perda altro tempo e prenda decisioni, come stanno facendo altri Paesi europei, con prospettive di medio-lungo termine affinché possa restare uno dei Paesi al passo delle economie avanzate. Non esiste alternativa in quanto le conseguenze sono gravissime per l’intera economia del Paese. E’ evidente l’importanza del superamento del digital divide – tramite investimenti in nuove tecnologie e sviluppo della banda larga – come volano per il rilancio della competitività per le grandi aziende e PMI italiane, la fruizione dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione ai cittadini e la creazione di posti e opportunità di lavoro. Ci auguriamo tutti che il Governo possa quanto prima varare gli investimenti che la banda larga necessità per garantire una miglior qualità di vita, di maggior fruizione dei contenuti e del costante aggiornamento tecnologico.

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