Grazie a una collaborazione avviata tra il secondo social network più popolare del momento e American Express, sarà possibile – per i soci che avranno registrato la propria carta di credito sul sito dedicato al servizio – effettuare acquisti “twittando” la parola chiave corrispondente al prodotto che si desidera comprare. In risposta, riceveranno un altro hashtag di conferma dall’account @AmexSync, che dovranno «ritwittare» per poi completare la transazione via e-mail entro 15 minuti. L’acquisto verrà addebitato sulla carta di credito e la merce spedita.
Un passo molto importante nel mondo del commercio digitale poiché l’integrazione di un meccanismo di pagamento in Twitter rappresenta il tentativo di costruire direttamente l’e-commerce direttamente nel social media. Insomma si apre una nuova frontiera nell’uso dei social network.
Requisiti indispensabili perché questa transazione vada a buon fine sono il possesso di una carta American Express compatibile e un account Twitter pubblico; non sarà, invece, possibile effettuare acquisti con carte di credito aziendali né con carte prepagate. Inoltre non sono ammessi in questo circuito gli account Twitter protetti, il che implica una massima visibilità per le Aziende: ogni utente che effettua un acquisto o approfitta di uno sconto, diventa inevitabilmente uno “sponsor” del prodotto stesso.
“Stiamo trasformando un tweet in una transazione”, afferma Leslie Berland, responsabile dello sviluppo di American Express, sottolineando – come riporta il Financial Times – che per la prima volta gli utilizzatori di Twitter potranno rispondere a un’offerta di acquisto sulla piattaforma Twitter e procedere a un eventuale acquisto senza lasciare il sito di Twitter”.
Oltre che su Twitter, il programma Amex Sync, lanciato lo scorso marzo, offre sconti su Foursquare, Facebook e Xbox Live. A loro volta, anche le reti sociali lavorano da qualche tempo per entrare nel commercio elettronico: Facebook, per esempio, ha lanciato Gift, che consente agli utenti di fare regali agli amici direttamente attraverso il social network.
È intuibile che la comodità di un servizio come quello lanciato da Amex su Twitter rende le operazioni facili e veloci, ma solo se si è interessati alle offerte, non se si ricerca un prodotto specifico o si voglia confrontare prezzi e caratteristiche. Tuttavia, se spot e annunci stampa cominceranno a includere anche gli hashtag, sarà il segno che il «micro-shopping» è piaciuto.