Social media marketing e b2b: vi sembra un felice connubio? La risposta è assolutamente positiva, ma nella comunicazione aziendale questo non è ancora stato compreso appieno, limitando così gli strumenti del web marketing a quelli canonici e ormai troppo concorrenziali.
Eppure quello dei social media è un territorio quasi del tutto inesplorato per aziende che operano nel B2b, in contesti e mercati non del tutto informatizzati e soprattutto non così social-addicted. Spesso le aziende operano in questo settore con budget assolutamente limitati e senza adibire a queste funzioni degli addetti specifici e competenti: difficile per loro pensare ad un avvvio sui canali Social senza un supporto o un affiancamento esterno.
Eppure proprio ai marketers del b2b una comprensione chiara e diretta del proprio cliente, dei suoi comportamenti e delle sue abitudini, è un grande vantaggio: e questa conoscenza poco mediata si ottiene proprio grazie ai social media. Inoltre, il processo di vendita B2B è interamente basato sulle relazioni (prezzo di acquisto elevati, cicli di acquisto lunghi), costruire relazioni di lungo termine diventa vitale. Il Social Web facilita la costruzione di relazioni di lungo termini; permette di aumentare la qualità dei lead e ridurre la lunghezza del ciclo di vendita.
Qual è quindi il primo strumento che le aziende b2b devono abbracciare? Sicuramente Facebook. Le pagine di Facebook sono pubbliche e accessibili dai motori di ricerca, dunque seguendo le regole base della SEO (come ad esempio una url e un title seo-friendly, contenuti attinenti e così via) è possibile ottenere maggiore visibilità: in questo modo riesci a far propagare e diffondere i tuoi contenuti; tanto più riesci a incrementare la reach meglio è, considerando che mediamente un utente Facebook ha 130 amici per stimare il potenziale in termini di passa-parola.
Ma anche Twitter presenta numerosi vantaggi per le aziende. Eccone alcuni:
1.SEO: chiaramente è sempre più probabile che i nostri tweet, se tematici e corredati di opportune parole chiave, appaiono nei risultati dei motori di ricerca;
2.Content generation engine: Twitter permette di generare un flusso continuo di informazioni e news specializzate e di rilievo per il tuo target; basta configurare opportunamente un widget di Twitter;
3.Research Tool: analogamente si può analizzare e monitorare i tweed per scoprire influencer, trend, per intervenire e rispondere ogni qualvolta il nostro brand viene citato o quando si toccano temi di nostro interesse. Twitter è un database universale in continuo aggiornamento che val la pena di osservare costantemente.
4.Word of mouth: generare passa-parola (mentions, retweet) è un ottimo modo per generare passa-parola;
5.Public relations: giornalisti, testate sono alla continua ricerca di storie, personaggi degni di essere raccontati; stabilire relazioni ed essere seguiti da giornalisti e addetti ai lavori permette di ottenere articoli e recensioni più facilmente.
Infine, Linkedin: uno strumento spesso sottovalutato, ma che in realtà permette alle aziende b2b di addentrarsi con precisione chirurgica nell’analisi del proprio target di riferimento. Su linkedin sono presenti numerosi gruppi specializzati nel trattare e discutere argomenti particolari, di nicchia: osservando le loro domande, dubbi, riserve e consigli è possibile conoscere a fondo la nostra audience. Ecco 6 modalità per generare contatti qualificati con LinkedIn:
1.LinkedIn Answers
2.LinkedIn Applications
3.LinkedIn Groups
4.LinkedIn People
5.LinkedIn Direct Ads
6.LinkedIn Mobile