Quotazioni-Banzai-BorsaIl colosso dell’e-commerce e dell’editoria online, il Gruppo Banzai, sbarca in Borsa (Ipo) sul Mercato telematico azionario. Tre giorni fa è stato avviato il collocamento delle azioni ordinarie presso gli investitori istituzionali che si concluderà l’11 febbraio. L’offerta riguarda un massimo di 16 milioni di titoli, metà in arrivo da un aumento di capitale e l’altra metà messi in vendita da alcuni azionisti. L’intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico di Banzai è compreso tra 220 e 277 milioni, cifre che corrispondono a un prezzo minimo di 6,75 euro per azione e a un massimo di 8,50.

La storia del gruppo Banzai è strettamente legata alla figura del suo fondatore, Paolo Ainio, che già sul finire degli anni Novanta si era contraddistinto per aver dato vita al portale Virgilio. Oggi il gruppo ha all’attivo oltre 440 dipendenti e collaboratori e ingloba altri rinomati portali quali ePrice, SaldiPrivati, Giallo Zafferano, Pianeta Donna, Studenti, ilPost e Liquida.

Ma oltre ad esserne il fondatore, Ainio è anche il primo azionista del gruppo, detenendo il 27,17% del capitale (segue Arepo Bz Sarl, che fa capo al fondo di private equity Sator di Matteo Arpe al 26,41%) e, ancora, ne è presidente e amministratore delegato. Ma non è tutto oro quello che luccica: nei nove mesi chiusi al 30 settembre, Banzai ha realizzato ricavi pari a 120,27 milioni di euro, con un risultato operativo negativo per 2,76 milioni e una perdita finale di periodo di 2,62 milioni. Il tutto a fronte di un indebitamento finanziario netto che al 30 settembre si attestava a 5,24 milioni. La società ha dunque registrato, sin dalla propria costituzione, perdite nette di esercizio.

Il ricavato stimato derivante dall’operazione, e dunque sia dall’aumento di capitale sia dai titoli messi in vendita, calcolato in caso di integrale sottoscrizione dell’offerta e della greenshoe, al netto delle commissioni riconosciute al consorzio per il collocamento, è compreso tra un minimo di 119,7 e un massimo 150,7 milioni. Banzai stima che “le spese relative al processo di quotazione delle azioni e al collocamento, escluse le commissioni riconosciute al consorzio, saranno pari circa a 3 milioni e saranno, sostenute dalla società“. Il prospetto informativo spiega che “i proventi derivanti dall’aumento di capitale a servizio del collocamento saranno utilizzati dall’emittente per implementare attività che permettano di accrescere i ricavi e di migliorare la piattaforma, sia dal punto di vista della qualità del servizio reso sia da quello della capacità di cogliere le economie di scala rese disponibili dalla crescita dei ricavi

A organizzare l’Ipo come joint global coordinator e joint lead manager sono Jefferies International Limited e Banca Profilo spa. Banca Akros svolge, invece, il ruolo di sponsor per la quotazione, joint lead manager e specialista, mentre Vintage Capital srl agisce in qualità di consulente (advisor) finanziario. Il prospetto informativo, alla voce “rischi connessi ai conflitti di interesse“, segnala che Banca Profilo è parte correlata di Banzai “dal momento che Sator Fund controlla indirettamente Banca Profilo e detiene indirettamente una partecipazione nel capitale sociale dell’emittente, sul quale esercita un’influenza notevole”.

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