Il 2012 ha visto grandi cambiamenti nell’algoritmo di Google e, di conseguenza, chi lavora per il posizionamento sui motori di ricerca ha dovuto adottare nuove strategie. Nonostante questo, gli esperti SEO in grado di aggiornarsi e mettersi al passo con le novità possono ottenere ancora ottimi risultati nel posizionamento all’interno delle SERP. Le landing page sono la riprova di come, stando attenti a non esagerare e a non ricadere nello spam, sia possibile posizionarsi in alto su parole chiave di competitività media e molto ricercate. Come fare allora a creare una landing page di successo e a posizionarla in modo efficace?
Le landing page rivestono un’importanza centrale in un sito, perché sono quelle in cui l’utente è chiamato ad agire e, dunque, sono vitali per il nostro business. Una landing page, in sostanza, è quindi una pagina super-ottimizzata a livello di copywriting (scrittura persuasiva) per fare in modo che l’utente compri un prodotto, compili un modulo o si iscriva alla newsletter. Ma naturalmente, tutto questo non significa che posizionare una landing sia un’impresa facile e scontata: come ci mostra il funnel (ovvero l’imbuto di conversione), il 50% degli utenti lascia la pagina nei primi 8 secondi di visita, mentre i restanti possono abbandonare la landing perché non interessati a ciò che offriamo.
Vediamo quindi quali sono le strategie più adatte per posizionare una landing sui motori di ricerca.
Per prima cosa, bisogna scegliere con cura le parole chiave su cui strutturare la landing, in particolare le keyword prescelte dovranno essere:
– a bassa o media competitività;
– strettamente inerenti al vostro business;
– fortemente esplicative del prodotto/servizio offerto all’utente;
– ricercata da numerosi utenti a livello mensile (potete verificarlo tramite la ricerca esatta).
In secondo luogo, il dominio. Nonostante molto “terrorismo psicologico”, nel dominio è possibile inserire la parola chiave che identifica al meglio il nostro business, ammettiamo che la keyword sia “Abiti cerimonia”, il nostro dominio sarà “abiticerimonia.com”. Si posiziona quindi la landing page sulla index in modo che sia visibile all’indirizzo abiticerimonia.com e si crea una directory come ad esempio abiticerimonia.com/blog dove si metteranno diversi articoli ottimizzati e di qualità sull’argomento “abiti da cerimonia”. Gli articoli poi linkeranno la landing page. Naturalmente bisogna fare attenzione, perché – come Google ha annunciato mesi fa – sarebbe in agguato una nuova penalizzazione che andrà a colpire i domini a corrispondenza esatta.
Un altra strategia utile per quei siti ricchi di contenuti di qualità e in costante aggiornamento è quella di mettere una landing page all’indirizzo http://tuodominio.com/abiticerimonia.php e inserire nei primi paragrafi di ciascun articolo del sito principale un link con anchor text che puntano alla landing page.
Infine, una strategia un po’ meno “etica”, ma pur sempre da sperimentare: consiste nel creare un blog con articoli ottimizzati per i motori di ricerca e cercare di posizionarlo come un normale blog; quello che lo rende diverso da un normale blog è l’header, in tutto e per tutto una landing page. In questo modo si crea un blog che è, nella parte superiore, una vera landing. Lo svantaggio è che una tale landing potrebbe portare meno conversioni, perché l’utente – giunto al vostro blog perché realmente interessato a leggere un articolo – potrebbe lasciare in fretta il sito trovandosi dinanzi la landing come prima cosa.