Dati-Natale-2015Ammontano a più di 3 miliardi i pacchi acquistati online per il Natale 2015 da 9 milioni di italiani; per l’industria delle consegne Made in Italy, una filiera governata da big come Dhl, Tnt, Ups, Bartolini e Gls, si è trattato del primo vero grande test con la valanga dell’ecommerce. Gli acquisti online in Italia valgono ancora poco rispetto agli altri paesi europei, appena il 5% del totale delle vendite retail di negozi e centri commerciali, eppure, il Natale tricolore 2015 ha spostato in alto la barra dello shopping online, con vendite in aumento del 16%, pari a 26 milioni di ordini, il 22% di consumatori in più coinvolti, per un valore che corrisponde a un quinto del fatturato annuale degli acquisti del commercio elettronico (16 miliardi di euro).

Dietro questa folle ondata di acquisti si è celato il settore della logistica e delle spedizioni, che – mai come quest’anno – ha dovuto far fronte a milioni di richieste sempre più personalizzate: tempi e modi del ritiro dei pacchi ormai li decidono i consumatori. Che scelgono, pagano e pretendono. Ci sono servizi di delivery nello stesso giorno, in un’ora (innovazione lanciata da Amazon Prime Now), le opzioni click & collect per recuperare il prodotto direttamente nei negozi o in armadietti automatici, gestione online della consegna. La Volvo ha persino lanciato una convenzione che consente di farsi consegnare il pacco all’interno della propria auto.

Ben lontani dagli imprevisti del Natale 2013 – quando l’industria dei corrieri si era trovata impreparata di fronte al picco di ordini tra il 20 e il 22 dicembre, riuscendo a consegnare i regali solo dopo le feste – anche in Italia ci si è attrezzati per far fronte all’articolata e crescente ondata dei consumi. Tanto per dare un’idea della progressione delle attività nel nostro paese, l’anno scorso, nel giorno di picco dei regali natalizi, il megahub di Amazon a Castel di San Giovanni a Piacenza, ha processato 395mila prodotti. Un traguardo che è appena stato battuto nel cosiddetto Black Friday del 27 novembre 2015 superando quota 600mila ordini.

Stando a questi numeri, ci si è dovuti muovere per tempo: “già dal mese di ottobre” – spiega Tareq Taijal general manager di Amazon Logistic Italia – “abbiamo iniziato a inserire nuovo personale nella nostra struttura logistica che è stata ampliata con 3 nuove linee di impacchettamento e una seconda torre di stoccaggio con capacità di altre 1,5 milioni di pezzi. Fattore umano, automazione e software sono i nostri asset per essere sempre più veloci”.

A rendere ancora tutto ancora più complicato ci si è messa anche la grande varietà dei regali acquistati che necessitavano di un diverso impacchettamento. Gli italiani hanno acquistato in primis prodotti tecnologici (smartphone, ma anche smartwatch, tv e tablet), capi di abbigliamento e accessori (borse e gioielli), oggetti di design e cosmetici. Tante tipologie di prodotto che cambiano il modo di operare dei corrieri. Per stare dietro a tutto questo flusso variegato di merci la logistica comincia a offrire servizi diversificati e ad alto valore aggiunto.

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