La second hand economy, ovvero la vendita di oggetti usati, è un mercato in costante crescita che nell’ultimo anno ha generato circa 18 miliardi di euro di ricavi, pari all’1% del PIL. E quasi la metà, il 47%, proveniva da vendite online. I dati arrivano da un’indagine Doxa realizzata per Subito.it.
Secondo la ricerca almeno 3 italiani su 10 tra coloro che acquistano o vendono usato utilizzano i canali web. La maggior parte degli utenti che scegli l’e-commerce lo fa perché ritiene che sia il mezzo più veloce. Chi invece predilige l’offline si rivolge solitamente a mercatini e negozi dell’usato perché qui ha la possibilità di visionare dal vivo l’oggetto di proprio interesse.
I generi usati più venduti o acquistati online appartengono ai settori dell’elettronica (32%) e della casa&persona (28%) e nello specifico articoli di informatica, telefonia o arredamento e casalinghi.
Anche l’e-commerce delle auto usate è piuttosto redditizio e, proprio per l’elevato prezzo unitario dei veicoli, è il primo segmento per fatturato: 4,2 miliardi di euro. A cui seguono l’arredamento e gli elettrodomestici con 980 milioni, la moda con 360 milioni e l’elettronica con 340 milioni.
In generale chi più acquista/vende online ha un’età inferiore ai 45 anni e usa abitualmente i canali online. Le ragioni che spingono alla compravendita di oggetti usati sono diverse. In generale c’è un’esigenza economica, generata anche dalla crisi: chi compra usato lo fa per risparmiare, chi vende, ovviamente, per integrare i propri guadagni.
Doxa ha però individuato alcune categorie di amanti dell’usato: si va da chi vuole cambiare spesso arredamento, beni tecnologici, vestiti e accessori e ricorre all’usato per mantenere prezzi contenuti. Ci sono poi gli appassionati di tecnologia che sfruttano l’e-commerce per fare affari, vendendo o acquistando online. O anche nostalgici alla ricerca di oggetti ormai introvabili se non nelle bancarelle dell’usato, virtuali o reali che siano.
È facile prevedere una costante ascesa dell’e-commerce dell’usato. Le ragioni sono diverse: intanto la sempre più progressiva digitalizzazione, poi l’inarrestabile diffusione del mobile, la crescente offerta di e-commerce dell’usato e i vantaggi economici che spesso derivano dalla compravendita di usato online. Lo confermano anche i dati di Doxa secondo cui il 58% del campione intervistato è propenso ad un acquisto futuro e il 36% di questi si dichiara addirittura “molto propenso”.