I dati più recenti e i sondaggi più aggiornati mettono in luce una forte tendenza a livello globale sempre più incline all’acquisto online di prodotti alimentari, con consegna a domicilio.
Sono sempre più numerose, infatti, le realtà imprenditoriali – grandi e piccole – che intendono cavalcare l’onda fornendo agli utenti servizi di spesa online di vario genere, dai prodotti biologici e di agricoltura a km 0, agli e-commerce dedicati alle eccellenze enogastronomiche, fino ai siti sui quali è possibile acquistare prodotti tipici e regionali. Che fine faranno, dunque, i tradizionali supermercati? La spesa del futuro sembra sempre più destinata al mondo dell’e-commerce.
Lo conferma l’ultima ricerca pubblicata da Nielsen che mette in luce le preferenze dei consumatori e potenziali acquirenti web, che in buona parte accantonano i pregiudizi sulla spesa a distanza e si lasciano conquistare dalla praticità della rete. È la modernità che avanza, e non può fare a meno di coinvolgere anche il settore gastronomico. E i vantaggi della spesa online che gli intervistati hanno evidenziato sono tanti, quali le offerte personalizzate, “scaffali” illimitati, nessuna fila alla cassa, né pagamenti in contanti. Ecco perché il 55% degli intervistati nel mondo ha espresso la propria volontà di scegliere, acquistare e vedersi recapitare direttamente a casa la sua spesa di generi alimentari, anche se solo il 25% del totale ha già abbandonato il carrello preferendogli l’acquisto a portata di click.
La nuova tendenza non tarda ad affermarsi anche in Italia dove, seppur con minore tempestività, si moltiplicano i siti di e-commerce specializzati nella vendita di prodotti di settore, ancora prevalentemente incentrati sulla promozione di proposte di nicchia o piccole aziende altrimenti difficili da incontrare nella grande distribuzione. Ma non è difficile immaginare un futuro prossimo fatto di grandi supermercati virtuali che espongano anche i prodotti di più largo consumo.
A guidare la rivoluzione del web alla voce “grocery delivery” sono i Paesi dell’area Est Asiatica affacciati sul Pacifico, dove il 37% dei consumatori ha già provato il servizio di acquisto e consegna online. Mentre sta dimostrando grandi potenzialità di crescita il mercato dell’America Latina, dove l’e-commerce gastronomico non è finora riuscito a sfondare (solo il 13% degli intervistati dichiara di averne fatto uso), ma rischia di esplodere secondo le ultime stime che sottolineano il desiderio di approcciarsi alla nuova modalità d’acquisto da parte del 65% dei consumatori.
Chiaramente sono le generazioni più giovani a guidare l’ascesa del trend, che riscuote particolare successo presso il target tra i 21 e i 34 anni, ma anche tra i giovanissimi, dai 15 ai 20 anni. Ecco perché le grandi compagnie di e-commerce, come Amazon, cominciano a guardare con interesse allo sviluppo di un nuovo business che veicoli online una parte dell’ingente giro d’affari derivato dalla vendita di generi alimentari (solo negli Stati Uniti si contano seicento milioni di dollari all’anno per il settore food&beverage).
E in Italia l’esempio più calzante è costituito da eBay Gusto, che qualche mese fa ha fornito il colosso della compravendita web di una piattaforma dedicata all’acquisto del made in Italy alimentare: un aggregatore di 256mila prodotti certificati (tra cui molte etichette di vini) per valorizzare il commercio transfrontaliero.