E-Commerce-ItaliaIl rimedio alla crisi c’è. Lo dicono i dati presentati a Milano dall’Osservatorio E-commerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano: la risposta alla situazione economica del Paese sta nel commercio elettronico, imprescindibile tanto per le Aziende appena nate quanto per quelle attive già da tempo. E’ proprio il canale web che permette al rinomato Made in Italy di varcare le frontiere e incrementare notevolmente il giro d’affari: se, infatti, nel 2010 la crescita dell’E-Commerce era stata del 17% sull’anno precedente, nel 2011 ha varcato la soglia del 20% ed ha visto il valore delle vendite effettuate da siti italiani superare la soglia degli 8 miliardi di euro.

A beneficiare di questa spinta positiva sono in primo luogo i prodotti (+24%) e successivamente i servizi (18%); numerosi sono i settori merceologici coinvolti nella crescita: in testa c’è l’Abbigliamento con un +38% , seguito da Editoria, Musica e Audiovisivi (+35%) , Informatica e Elettronica che raddoppiano la loro crescita rispetto al 2010 raggiungendo un buon 22% e il settore Alimentare che detiene un tasso di crescita del 17% .

Il campo dei servizi, invece, è dominato in maniera incontrastata dal settore Assicurazioni online, che rappresentano numerosi vantaggi per gli utenti e, naturalmente, costi più bassi rispetto a quelle tradizionali; posto d’onore anche per il Turismo (+13%) che da solo per poco non sfonda la soglia del 50 % delle vendite.

Ma al di là delle percentuali, per rendersi conto della grande rilevanza acquisita dalle vendite e-commerce nella abitudini quotidiane di tutti noi, basta pensare che a ottobre, circa un utente su tre ha effettuato acquisti on line: ciò significa che più di 9 milioni di compratori italiani  (il 60% al Nord e il restante 40% a Centro e Sud) hanno deciso di trovare e scegliere i prodotti più vicini alle proprie esigenze sul web.

Certo, la strada da fare nel nostro Paese è ancora tanta, in quanto l’Italia risulta essere solo un sesto del mercato inglese, un quarto di quello tedesco e meno della metà di quello francese, ma se si guarda alla crescita dell’e-commerce italiano rispetto ai ritmi tenuti da Uk, Francia e Germania (10%) ci si rende conto che si tratta di un settore in forte espansione. Affermazione questa avvalorata dai dati relativi al tasso di penetrazione del Commercio Elettronico Business to Consumer: se nel 2010 si parlava dell’1,9% quest’anno si arriva al 2,2% grazie principalmente al Turismo (13%) ed Editoria, musica e Audiovisivi (sopra il 6%). A quanto pare, anche noi italiani stiamo superando quell’iniziale diffidenza che ci frenava nell’effettuare acquisti online.

Come comportarsi, dunque, di fronte a quest’onda vigorosa? Lasciarsi travolgere o cavalcarla? Le Aziende devono prendere consapevolezza del fatto che l’E-commerce non è solo un’opportunità per affrontare la crisi ma anche e soprattutto un investimento a lungo termine che permette non solo di affrontare il periodo difficile che caratterizza la nostra attuale storia economica ma pone le basi per un sicuro incremento di vendite, oltre che di visibilità e diversificazione del target, per il futuro.

Per maggiori informazioni sulle possibilità che il commercio elettronico può offrirti e per una consulenza e-commerce, contattami senza impegno. Sono sempre lieto di discorrere con persone lungimiranti di possibilità ed opportunità.

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