Il 10 febbraio con i festeggiamenti del Capodanno (o Festa di Primavera) inizia nel calendario cinese l’avvento dell’Anno del Serpente. Guardando ai dati sull’ecommerce visti negli ultimi anni, la Cina sta dimostrando crescite impressionanti. Sono appena rientrato da una missione di lavoro con Netcomm, durante la quale ho avuto modo di confrontarmi con i maggiori operatori dell’ecommerce di questo Paese, riscontrando sia l’alto livello competitivo del mercato, sia le alte aspettative nei confronti dei prodotti italiani.
I numeri dell’ecommerce in Cina
Secondo uno studio 2012 del Bcg Boston Consulting Group e numerose altre pubblicazioni di settore, già nel 2011 l’ecommerce in Cina poneva le basi per un enorme risultato negli anni a venire. Ad un andamento del volume del commercio elettronico in crescita, infatti, si è affiancato nel corso di questi ultimi anni un numero di utenti Internet sempre più cospicuo (da 22 a ben 450 milioni, mentre l’ultimo censimento ne registra già 538). Secondo il Bcg, entro il 2015 milioni di cinesi arriveranno a spendere via ecommerce 1000 $ l’anno, raggiungendo le cifre di Paesi come gli USA.
Qualche esempio
A mio parere l’industria italiana oggi non è preparata ad affrontare il mercato dell’ecommerce in Cina, perdendo così delle opportunità di business che vengono coperte da aziende di altri Paesi dell’Unione Europea e del Mondo. Un esempio della crescente attenzione verso il mercato orientale? Nel 2012 anche il famosissimo colosso Wal-Mart, una delle più grandi catene operanti nel canale della grande distribuzione organizzata a livello internazionale, si è rafforzata nell’ecommerce in Cina acquisendo il 51% di yihaodian.com, il supermercato virtuale del quale possedeva soltanto una quota minore. A conferma delle rosee previsioni, un altro dato impressionante: nella sola giornata dell’11 Novembre 2012 alibaba.com, alter ego di piattaforme ecommerce come Amazon e Ebay in Cina, ha venduto prodotti per più di 3 miliardi di dollari.
Perché la Cina
La Cina offre un panorama economico, sociale e una massa critica rilevanti, che meritano una giusta considerazione da parte di chi vuole esportare il proprio ecommerce in Oriente, a maggior ragione in un contesto europeo di crisi economica e finanziaria. Molte opportunità sono disponibili per chi vuole sbarcare nel mercato in Cina con il proprio business, anche perché siamo in presenza di una crescente richiesta di prodotti Made in Italy. L’ecommerce in Cina rappresenta un primo ingresso nel Paese ad un costo relativamente contenuto, ma certamente affrontare questa sfida non può prescindere da una seria ed attenta pianificazione unita ad una strategia commerciale.
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