Gli e-commerce del segmento lusso piacciono agli utenti, in particolare quelli cinesi. Un recente studio dimostra quanto positivo sia il trend del luxury online, la cui crescita – entro il 2015 – sarà del 30% su base annuale. Il che significa che il mercato del lusso nel Sol Levante varcherà la soglia dei 6 miliardi di dollari, a fronte di un’industria che nel suo complesso vale oltre 370 miliardi di dollari, contro il 326 miliardi stimati per gli USA. Secondo le previsioni, dunque, nel 2015 i beni di lusso rappresentaranno l’8% degli acquisti fatti sul web: a dirlo è lo studio Luxury Digital Behaviour Study, che analizza la relazione tra i consumatori e i beni di alta gamma del comparto moda in due mercati particolarmente evoluti e competitivi, come Shanghai e New York.
Come inserirsi in questo prolifico segmento di mercato, mettendo in atto la giusta strategia integrata tra il canale retail e l’e-commerce?
Quello che maggiormente contraddistingue un e-commerce da un suo concorrente è la visibilità, legata sia alle campagne di advertising che vengono sviluppate sul sito stesso, sia dall’ecosistema digitale che attorno a esso viene a crearsi, grazie alla presenza più o meno consistente sui canali social. La comunicazione aziendale va a incidere su due momenti decisivi nel processo di acquisto, la fase preliminare di ricerca d’informazione e il momento concreto dell’acquisto stesso. Solitamente il consumatore, dopo aver letto le informazioni presenti sul sito del venditore, navigano nel web alla ricerca di opinioni degli altri in merito al prodotto, avvalendosi tanto dei social network quanto dei siti di comparazione e forum. I siti che hanno una reputation altissima in termini di affidabilità riescono ad avere dei risultati estremamente positivi. Un esempio su tutti è Amazon: non è un sito graficamente tra i più appetibili, non ha una navigazione particolarmente accattivante o delle fotografie particolarmente belle, eppure è riuscito a diventare un punto di riferimento del settore proprio perché tutti riconoscono la sua elevata affidabilità.
Per chi fa acquisti online nel segmento lusso, la questione affidabilità si fa ancora più sentita: il sito monobrand del retailer diretto che estende la propria vendita anche al canale online ha per questi consumatori un appealing decisamente rilevante. Trattandosi di prodotti di alta gamma è fondamentale per gli utenti poter interagire anche direttamente con la rete di vendita fisica, che permette per esempio di ordinare online ma andare poi a ritirare la merce in negozio, o restituirlo di persona se eventualmente non funziona.
Per quanto riguarda l’età degli acquirenti del settore lusso, i dati rilevati dallo studio sembrano quasi paradossali: i giovani nativi digitali sono più informatizzati, ma hanno anche più tempo per girare per negozi offline e soprattutto hanno meno disponibilità economica. Ecco perché la maggior parte degli acquisti online viene fatto da consumatori appartenenti a una fascia di età media. Gli over 55, anche se spesso vengono ritenuti più restii all’uso delle tecnologie, una volta che iniziano ad approcciarsi all’e-commerce diventano poi consumatori estremamente fedeli ed effettuano acquisti frequenti.