Comprare alla velocità di un tweet? Sembra ancora un’operazione lontana, eppure Twitter sta studiando il modo di sbarcare nell’e-commerce al fine di diversificare – ma soprattutto aumentare – le sue fonti di ricavo. Come ha recentemente sostenuto il Financial Times, il social media non è ancora diventato profittevole ed ha dunque bisogno di aumentare i suoi introiti.

Dopo l’entrata in Borsa, sei mesi fa circa, Twitter starebbe studiando lo sbarco nell’e-commerce al fianco di Fancy, gruppo Usa di vendite online con articoli originali che spaziano dalla casa alla moda. Anche questa notizia è stata rivelata dal Financial Times, che avrebbe esaminato un dossier e alcune demo già online della nuova joint venture.

Per acquistare attraverso Twitter – questa è l’idea – bisognerà inviare un tweet con la foto dell’oggetto desiderato, accompagnato dalla dicitura “buy with Fancy” (“compra con Fancy”, senza considerare che fancy, in inglese, sta anche per fantasia). Inoltre ci sarebbe un tag “discover“, scopri, per consentire all’utente di trovare nuovi prodotti da comprare, vedere immagini e descrizioni sulla pagina di vendita e tenere traccia degli acquisti già fatti.

Twitter oltre che permettere al gruppo di raggiungere i suoi utenti, si farebbe garante delle segretezza delle informazioni relative all’utente, dai dati personali a quelli della carta di credito, approfondendo la conoscenza dei suoi utenti, da profilare sia in termini di pubblicità, che di ricerche di mercato.

Si tratta, ad ogni modo, di un’idea ancora controversa e non è affatto certo che venga messa in pratica. Da un lato potrebbe rappresentare una vera svolta per il social network, soprattutto ora che le applicazioni mobile – di cui Twitter è specialista – rappresentano un vero e proprio eden per l’e-commerce. Dall’altro, però, resta da capire e valutare la reazione che potrebbero avere gli utenti vedendosi inondati continuamente da tweet contenenti oggetti da comprare.

Ma questa ipotesi futura non è il primo tentativo messo in atto da Twitter per accaparrarsi anche la fetta degli acquisti online. Già in passato, infatti, aveva sperimentato un servizio di acquisti attraverso un tweet in collaborazione con American Express, ma mai direttamente aveva aperto un canale e commerce. Del resto quando prima del collocamento è stato assunto Nathan Hubbard, ex amministratore delegato di Ticketmaster, la comunità finanziaria aveva scommesso che Twitter sarebbe presto migrata verso l’e-commerce.

Inoltre nonostante la sua grande popolarità, Twitter non ha ancora generato un dollaro di utili dalla semplice raccolta pubblicitaria, pertanto per il social media è vitale aumentare le sue fonti di ricavi.

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