Sempre in meno gli italiani che partono per le vacanze, ma sempre più numerosi i turisti che – per ragioni di tempo e denaro – organizzano il proprio viaggio sul web. Se la crisi riduce il volume dell’esodo estivo, cresce il numero di coloro si rivolgono ai servizi online per organizzare e acquistare il viaggio. Mentre nel 2010, secondo l’Osservatorio del Turismo Unioncamere-Isnaart, i turisti prenotati via web erano il 35,2%, per le vacanze estive del 2014, stando alle indagini condotte da Swg, il 43% degli adulti – più di 11 milioni di italiani – organizza e prenota da sé il viaggio in rete, sia attraverso servizi come Expedia, Tripadvisor e Booking che attraverso le agenzie di viaggio tradizionali che si sono aperte al mercato online.
Il turismo online, dunque, segna un’importante controtendenza rispetto al trend complessivo del turismo italiano, fiaccato dalla crisi economica che non consente alle famiglie di partire per le ferie o, al limite, di ridurle notevolmente: solo quattro italiani su dieci – nell’estate 2014 – potranno permettersi una vacanza da una a due settimane. In questo scenario, il web rappresenta un’opportunità per trovare il miglior prezzo offerto dal mercato: la rete, infatti, accentua la concorrenza tra gli operatori turistici che competono sul fronte dei prezzi.
Il web permette agli utenti di comparare le diverse offerte proposte dalla rete e di pianificare nel dettaglio il proprio viaggio, consultando recensioni e confrontandosi con le opinioni di altri turisti su Internet. Ma non solo. La rete è molto importante e richiesta anche una volta arrivati a destinazione, poiché un italiano su tre gradisce la connessione Internet offerta tra i servizi dell’albergo. Durante le vacanze, infatti, il 62% porta con sé tablet, smartphone o computer. Web e devices, insomma, hanno sempre maggiore influenza sulle abitudini vacanziere del nostro Paese. Non è un caso che siano i servizi turistici fra i settori più attivi dell’ecommerce italiano. Nel 2013, secondo l’Osservatorio eCommerce B2c di Netcomm- Politecnico di Milano, il comparto è aumentato dell’11% fino a 4,8 miliardi di vendite. Una cifra che crescerà nell’anno in corso fino a 5,4 miliardi, con un peso corrispondente al 41% del totale del fatturato dell’e-commerce nel nostro Paese.
Se il turismo è uno degli assi portanti dell’e-commerce, non vuol dire che dal mercato traggano vantaggi i servizi italiani quali Italo, Alitalia e Trenitalia, anzi. Sono i giganti esteri a essere i più richiesti: eDreams, Expedia, Lastiminute.com, che sono riusciti a imporsi come punti di riferimento del turismo internazionale. In particolare Expedia – scrive l’Economist – è la maggiore agenzia di viaggio del mondo per quote di mercato. L’anno scorso, attraverso le piattaforme webcome Trivago, Hotels.com e Hotwire ha registrato circa 39,4 miliardi di dollari di prenotazioni. Segue, al secondo posto CarlsonWagonlit – agenzia di viaggio più tradizionale, aperta all’online ma specializzata nel turismo business; al terzo posto troviamo Priceline, proprietaria di Booking. A rendere ancora più competitivi questi player internazionali ha contribuito sensibilmente il mobile e la crescita delle app dedicate alla prenotazione di viaggi, di voli, di hotel etc. L’uso massiccio di smartphone e tablet ha generato un giro d’affari che a livello globale conta su 2,2 miliardi di navigatori da mobile, con 1,2 miliardi di utenti che arrivano dai paesi in via di sviluppo (con una crescita annua del 371,9%) e un incremento generale del 45%.