Con decreto del ministero dell’Agricoltura è stato fissato un fondo di 3.5 milioni di euro per due anni per finanziare progetti per l’e-commerce di imprese agricole, anche sotto forma di Cooperative e Consorzi, e del settore della pesca.
Il finanziamento è erogato come credito d’imposta secondo i requisiti previsti dalla circolare per un massimale complessivo che non può superare i 50.000 euro per impresa. Sono ammissibili a finanziamento le spese per l’avvio e lo sviluppo del commercio elettronico che prevedono software, impianti tecnologici, progettazione e sviluppo, oltre che la creazione di database e sistemi di sicurezza.
Tutte le aziende che vorranno provare a ricevere il bonus potranno presentare istanza presso la direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica dal 20 febbraio al 28 febbraio 2016 e possono contemplare le spese sostenute a partire dal 14 marzo 2015 fino al 31 dicembre 2015
Il fine del bonus agricoltura per chi investe in e-commerce e nuovi prodotti e tecnologie costituiscono una serie di misure volte a favorire e aumentare gli investimenti nel commercio elettronico e aumentare quindi le vendite in agricoltura del nostro made in Italy.
1) Bonus e-commerce made in Italy 2016:
Le agevolazioni in agricoltura commercio elettronico, sono previste dall’articolo 3 del Dl 91/2014 ed entrano in vigore dal 2014 fino ai due anni successivi, per cui fino al 2016. In cosa consistono questi incentivi e-commerce nel settore agricolo? Consistono in una agevolazione fiscale sotto forma di credito di imposta del 40% delle spese fino a 50.000 euro per tutti coloro che investiranno negli anni 2014, 2015 e 2016 risorse per istituire o ampliare la rete del commercio elettronico in agricoltura, ossia, nello sviluppo di nuove infrastrutture informatiche atte a potenziare il commercio elettronico e quindi le vendita online dei prodotti agricoli italiani in tutto il mondo.
2) Bonus agricoltura nuovi prodotti e tecnologie:
L’articolo 3 del Decreto Competitività, prevede inoltre un altro credito di imposta pari al 40% e non superiore a 400.000 euro, per le spese sostenute per sviluppare nuovi prodotti, processi e tecnologie, e tecniche di cooperazione di filiera.
Entrambi i bonus devono essere dichiarati in dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati effettuati gli investimenti previsti dalle nuove disposizioni. A tal fine, si ricorda che i suddetti bonus non partecipano alla formazione del redditi e né al calcolo imponibile IRAP. Per avere maggiori informazioni circa le modalità di applicazione e le condizioni per fruire dei bonus, si dovranno attendere i decreti ministeriali e l’autorizzazione della Commissione Europea.