Le aziende sono sempre più interessate a integrare la tecnologia e le conoscenze degli esperti per gestire e prevenire le pratiche di frode online. Secondo il Rapporto sulle modalità di pagamento e di frode online 2018 elaborato da Adigital, il 70% delle aziende intervistate utilizza sistemi di gestione delle frodi online. Inoltre la grande maggioranza (84,9%) dichiara che il livello di frodi subite è vicino allo 0,5% della fatturazione.

Ma chi gestisce un ecommerce come può riconoscere un tentativo di frode? E come può agire per la tutela del brand? Seguendo alcuni piccoli accorgimenti.

Attenzione alle carte contraffatte

Una delle pratiche più comuni di frodi online è l’uso di carte rubate o contraffatte.
Per i manager di un e-commerce è fondamentale sapere come prevenire e mitigare questo tipo di truffa. Sebbene non sia possibile evitarlo al 100%, esistono strumenti antifrode progettati per proteggere le aziende e sapere come identificare gli attacchi in modo che non si ripetano.

… e alle frodi online a parte di insospettabili

Esiste un altro tipo di frode online, effettuata dai clienti stessi, compresi quelli considerati eccellenti.
A volte capita che, a seguito di un disservizio o un’esperienza negativa, l’utente decida di richiedere il rimborso alla propria banca per un uso improprio della carta.
In questi casi, è preferibile attuare una politica conciliante con il cliente cercando di raggiungere accordi per mitigare la portata dei reclami ed evitare altri spiacevoli episodi.

Proteggere le attività più rischiose

Sebbene tutte le attività online siano esposte a truffe, esistono prodotti e servizi più a rischio.
È bene quindi prestare la massima attenzione soprattutto nel caso in cui si:

  • vendano prodotti molto richiesti, come dispositivi elettronici, moda o gioielli;
  • vendano prodotti di quantità molto bassa. I cyber criminali potrebbero infatti provare a operare all’interno dell’ecommerce per dimostrare la validità delle carte rubate, prima di usarle in altri negozi;
  • elaborino un gran numero di carte straniere, più facili da manomettere a causa della difficoltà dei titolari di esercitare i loro diritti di risarcimento.

Gestire le frodi online prima, durante e dopo l’invio del prodotto

Vi sono tre momenti chiave in cui è importante adottare diverse misure di controllo e gestione delle frodi online: durante la fase di acquisto online, una volta elaborato il pagamento e prima di inviare il prodotto od offrire il servizio.
Anche in questo caso esistono strumenti utili per la gestione automatizzata delle frodi online, come il modulo di controllo della velocità o di valutazione delle frodi. Si possono applicare così filtri antifrode basati su molteplici fattori. Rientrano tra questi il numero di operazioni e l’ammontare accumulato in un determinato periodo di tempo, il paese dell’acquirente o la destinazione dell’ordine.
È possibile così stilare una lista bianca, rappresentata dai clienti fidati a cui non verranno mai negate le operazioni. E una black-list di potenziali truffatori su cui saranno applicati parametri di rischio più restrittivi.

In fase di pagamento, invece, la convalida del codice CVV2, le 3 cifre che appaiono sulla parte anteriore della carta, è una misura semplice ma efficace come ulteriore elemento di sicurezza nell’acquisto.
I sistemi di pagamento ecommerce con autenticazioni basate su Acquisti sicuri o 3D Secure stanno comunque per cambiare, con l’implementazione di SCA (Strong Customer Authentication o autenticazione rafforzata) che richiederà la nuova regolamentazione europea dei servizi di pagamento (PSD2) da settembre 2019

Prima della spedizione è bene invece ricorrere a specifici strumenti di valutazione delle frodi online, in grado di generare algoritmi che assegnano un punteggio specifico a ciascuna operazione. L’operazione può così essere approvata, negata o sospesa in base al punteggio ottenuto.

Nel caso si subisse comunque una frode online è importante sapere come minimizzarne l’impatto e attivare precauzioni future.
Bisogna quindi analizzare molto bene tutti i dati, utili per aggiornare le black-list, ottimizzare il processo di vendita e le modalità di gestione delle controversie.

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