Febbraio e Marzo 2013 hanno rappresentato un momento di crisi per Groupon, il leader mondiale nel settore dei gruppi d’acquisto che permette agli utenti iscritti di usufruire di offerte giornaliere e di buoni sconti utilizzabili presso aziende locali o nazionali. Il crollo in borsa è stato quantomai clamoroso e inatteso: il 28 dello scorso mese, alla chiusura di Wall Street, il titolo dell’azienda ha subìto un brusco calo con perdite di 0,12 dollari ad azione.
Un crollo inaspettato, in controtendenza rispetto alle previsioni degli analisti che si aspettavano un guadagno di 0.03 dollari. Ancora peggio è andato l’outlook di chiusura del trimestre con un crollo del 28% nell’after-hours.
A influenzare questo declino ha concorso sicuramente lo scorso trimestre, che ha visto la perdita di 81,1 milioni di dollari, più dei 65,4 del trimestre precedente.
Non è stato sufficiente, dunque, l’aumento dei ricavi del 30% per frenare il crollo azionario. Gli investitori hanno deciso di non riporre fiducia nel titolo in virtù delle aspettative. Groupon prevede, infatti, ricavi in una forchetta fra i 560 e i 610 milioni di dollari, sotto le stime degli analisti che si aspettavano un dato a 646,8 milioni di dollari.
Che ne sarà di Groupon?
Il Ceo Andrew Mason solo fino allo scorso mese sembrava ottimista e non preoccupato dalla situazione economica di Groupon: “Continueremo ad investire per la crescita nel 2013, cogliendo tutte quelle opportunità per offrire ai nostri clienti quello che vogliono”, aveva dichiarato durante le interviste.
A conti fatti, il crollo in borsa, oltre a costare un crollo di fiducia degli investitori, ha causato anche il licenziamento di Mason e la guida della società di Chicago è stata affidata al presidente esecutivo Eric Lefkofsky e al vicepresidente Ted Leonsis.
A nulla sono valsi, dunque, i tentativi di Mason di minimizzare la situazione di Groupon; la parola passa dunque a Leonsis, che annuncia le mosse future dell’azienda di couponing: “Continueremo a investire nella crescita e riteniamo di essere ben posizionati per il futuro. A nome dell’intero consiglio di amministrazione, voglio ringraziare Andrew per la sua leadership, per la sua creatività e per la profonda lealtà mostrata a Groupon. Andrew ha guidato Groupon nel diventare una delle aziende a crescita più veloce della storia”.