Non è tutto Facebook quello che è social: tra le piattaforme social più usate a livello mondiale ve ne sono molte che, almeno in Italia, non abbiamo mai neanche sentito nominare, addirittura nella top five dei social network più diffusi nel mondo ci sono ben due piattaforme cinesi.

Sebbene Facebook abbia recentemente annunciato di aver superato i 100 milioni di utenti attivi in India (contro gli 82 milioni registrati ad agosto 2013), i dati dimostrano che il social di Mark Zuckerberg faccia ancora fatica ad affermarsi in Asia. Come si può vedere nell’immagine dei social network nel mondo, infatti, il panorama asiatico è piuttosto frammentato.

Anche in Russia la penetrazione di Facebook è più lenta e difficoltosa: anche quando si tratta di socializzare, i russi preferiscono un social network che parli la loro lingua. Facebook ha difficoltà a penetrare in quest’area a causa dell’enorme popolarità di VKontakte, il secondo maggiore social network in Europa. L’interfaccia è molto simile a quella di Facebook e anche le funzionalità sono all’incirca le stesse.

Per ragioni più squisitamente politiche e di controllo, anche l’Iran rappresenta un territorio restio alla conquista di Facebook: qui a farla da padrone è il social Cloob, una piattaforma social in lingua persiana nella quale tutti i contenuti possono essere controllati e censurati se contrastano con la legge iraniana. Gli utenti hanno a disposizione un gran numero di funzioni, alcune simili a quelle offerte da Facebook, altre più originali, come una moneta virtuale interna, un registro spese e un sistema di negozi virtuali per la vendita di beni e servizi.

Se chiedessimo a un italiano di elencare i principali social network, probabilmente citerebbe Facebook, Twitter, Linkedin, Google+ e Pinterest. Forse qualcuno aggiungerebbe anche Youtube, che spesso non viene considerato un social network ma lo è a tutti gli effetti. Eppure la seconda in classifica – ovvero il secondo maggior social dopo Facebook – prende il nome di QZone, usato esclusivamente in Cina ma che conta ben 600 milioni di utenti attivi mensili e la sua crescita sembra inarrestabile.

Al terzo posto si classifica, dopo Facebook e Qzone, vi è Google+ seguito da un altro social cinese, Tencent Weibo, una piattaforma di microblogging, la risposta asiatica a Twitter. Anche qui, gli utenti possono condividere messaggi di 140 caratteri o replicare quelli altrui. Inizialmente permetteva di usare soltanto gli ideogrammi, ma ora ha anche una versione inglese. Chiude la top five Twitter seguito da Instagram.

Anche a livello di app di messagistica istantanea i dati sono interessanti: il leader mondiale non è infatti Whatsapp, ma la cinese WeChat, che conta ben 600 milioni di utenti registrati, conto di 590 di Whatsapp.

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