Ventisei milioni: questo il numero approssimativo degli italiani che, quest’anno, si sono assicurati la propria vacanza tramite il web. E, mentre sempre più famiglie si affidano alla rete per la scelta della meta delle proprie ferie estive, i valori dell’Internet economy schizzano alle stelle, arrivando a ricoprire il 2% del Pil italiano, per un giro d’affari che vale più di 32 miliardi di euro, senza considerare il valore dei beni e servizi trovati on line e acquistati in un secondo momento: in questo caso l’impatto sull’economia è quasi duplicato, toccando la soglia dei 60 miliardi di euro.

Ma quali sono i settori trainanti di questa dimensione parallela che non sembra neanche lontanamente sfiorata dalla crisi economica e che, anzi, proprio da essa riceve un ulteriore impulso? Sicuramente il settore viaggi gioca un ruolo da protagonista, rivestendo il 32% dell’Internet economy italiana, seguito dai servizi finanziari (con il 27%) e dall’e-commerce, in particolare nel comparto abbigliamento e articoli sportivi, i settori che gli italiani amano di più in fatto di “shopping virtuale”.

Secondo alcune statistiche realizzate da agenzie di viaggi italiane, sono i milanesi a primeggiare in quanto ad acquisti di viaggi online, seguiti da romani e napoletani: ma se nella capitale e a Napoli un gran numero di utenti propende per offerte e pacchetti viaggio low cost e all inclusive, a Milano, invece, non si bada a spese e la scelta ricade su vacanze all’insegna del comfort e del lusso.

Quello che spinge un numero così elevato di persone ad avvalersi di Internet negli acquisti è sicuramente la possibilità di scegliere tra numerose opzioni vantaggiose, riuscendo a risparmiare: offerte, sconti, low cost e promozioni sembrano essere le parole d’ordine di un’economia basata su una fortissima competitività. Uno strumento fai da te che è destinato ad ampliarsi sempre più modulandosi sulle esigenze degli utenti.

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