LE EMOZIONI CHE MUOVONO IL MONDO | Intervista a Tecla
Il progetto L’Italia che ci piace, racconta le persone che con il loro esempio ed agire sono un punto di riferimento per gli altri.
Quando ho pensato di intervistare un teenager che raccontasse come stesse vivendo il lockdown, la scuola a distanza, le proprie emozioni, la vita in famiglia, i propri progetti, lo sguardo verso il futuro, non ho avuto esitazioni.
Ho pensato ad una ragazza che mi ha sorpreso sia per la voce che per la maturità dimostrata. Sto parlando di Tecla Marianna Insolia, in arte Tecla, che con i suoi 16 anni è stata la più giovane degli otto concorrenti delle Nuove Proposte a Sanremo 2020, con il brano “8 marzo”. Una canzone contro i pregiudizi sulle donne, interpretata da Tecla con maestria e presenza scenica. Nella mente, mi risuona il refrain del brano “8 marzo” con parole molto attuali all’odierno contesto.
“ …Siamo petali di vita che faranno un giorno la rivoluzione
Respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
Hai capito che comunque dal dolore si può trarre una lezione
Ci vuole forza e coraggio
Lo sto imparando vivendo
Ogni giorno questa vita…”
Nata a Varese il 13 gennaio 2004, Tecla ha iniziato a frequentare lezioni di canto all’età di 5 anni e dal 2014 entra nel mondo dello spettacolo. Tecla partecipa a numerosi concorsi canori fino ad arrivare al grande schermo nel 2016, terza classificata al programma Pequenos Gigantes, in onda su Canale5.
Nel 2019 Tecla ha vinto Sanremo Young, il talent show condotto da Antonella Clerici su RAIUNO, che le schiude le porte della sezione nuove proposte del festival di Sanremo 2020.
Ma la sua vita non è solo il canto, ma anche la recitazione. Tecla ottiene un ruolo nella fiction “L’Allieva 2” ed ha finito di girare la fiction “Vite in Fuga”, entrambe in onda su RAIUNO.
Per una sedicenne un percorso non comune, fatto di dedizione, costanza, impegno e studio. Questa è il percorso pubblico dell’artista, ma a me interessava conoscere la Persona, in questo caso una ragazza di 16 anni. Grazie a Francesca, l’addetta stampa, dopo un fitto scambio epistolare, si realizza il sogno di intervistare Tecla. Fissiamo la video intervista durante un giorno infrasettimanale. “ Ti va bene nel tardo pomeriggio, mi chiede Francesca, considera che Tecla ha la scuola a distanza durante il giorno.” Ci ritroviamo così collegati a fine giornata ed iniziamo l’intervista. Non ti anticipo nulla…
Con il lock down si entra subito nelle case, nel habitat domestico delle persone. Tecla ci risponde da camera sua a Piombino, con a fianco il pianoforte. Indossa una felpa, nessun look da diva, percepisci subito che questa teenager ha la capacità di comprendere gli altrui sentimenti ed ha un garbo e sensibilità innati.
Tecla è una ragazza alla mano, solare, per nulla impostata, determinata, disponibile e gentile. Ci descrive come trascorre il suo tempo, il contesto famigliare, lo studio, i coetanei. Il tempo scorre veloce….
Quando l’intervista finisce penso che siamo fortunati ad avere in Italia dei giovani come Tecla. Il futuro del Paese mi appare più roseo! Grazie ragazzi, grazie Tecla!
Buona visione
Lodovico Marenco
Buongiorno a tutti, siamo qua con Tecla, studentessa, cantante e attrice. Ciao Tecla e grazie del tuo tempo.
Tecla
Ciao, ciao grazie mille a te, figurati.
Lodovico Marenco
Intanto la prima domanda. Come ti ho appena citato, tu hai sul tuo profilo Whatsapp una citazione di Pasolini: “Il grande pessimismo implica sempre grande ottimismo. Questo è certo e viceversa”.
Tecla
Esattamente.
Lodovico Marenco
Come mai questa frase?
Tecla
Ma perché io, oltre a ritenerla giusta, ho fatto un piccolo studio su Pasolini qualche tempo fa ed ho sempre trovato molta, come dire, mi sento molto affine come personaggio. Naturalmente non l’ho mai conosciuto però a livello di pensiero io poi ho letto qualche suo libro e mi ci sono trovata sempre molto affine. Quindi per questo.
Lodovico Marenco
Perfetto, complimenti perché è un autore non facile anche se alcune sue frasi sono molto attuali oggi.
Tecla
Esatto.
Lodovico Marenco
Senti io, come sai , mi occupo di e-commerce ed ho una community. Ho intervistato fino ad adesso tanti adulti ma ho l’impressione che chi sa meglio reagire al momento sono i giovani: uno, perché sono smart, e due perché, comunque, sanno affrontare con pazienza cosa gli riserva la vita. Quindi avevo come curiosità di sapere come stai vivendo il momento, cosa fai durante le tue giornate…così, raccontaci un po’ di te che deve anche essere non normale stare a casa chiusi da un mese.
Tecla
Beh io è un mese, forse anche due mesi che sono chiusa in casa…comunque, rispondo alla tua domanda. All’inizio passavo le mie giornate senza fare niente. Diciamo che ero un po’ scossa da tutta la situazione. Io poi sono abbastanza sensibile, molto empatica, quindi è come se sentissi tutto il male del mondo concentrato in me quindi non stavo molto bene. Poi ho cercato di risollevarmi cercando di utilizzare il mio tempo al meglio, studiando, leggendo, guardando dei bei film, ascoltando musica, esercitandomi, stando con la mia famiglia, con i miei fratellini, con Santiago che ha 3 anni e così, cerchiamo di non annoiarci mai.
Lodovico Marenco
Senti ma tu hai sedici anni che per me è un’età incredibile e bellissima; pensarti sul palco di Sanremo insomma, mi sembri una ragazza che ha un bel sangue freddo. Io già sono emozionato a fare le interviste così, figurati ad essere su un palco a Sanremo.
Tecla
Beh si, sicuramente. Molti mi hanno fatto come complimento “Guarda, Tecla, comunque complimenti sembravi molto tranquilla, molto a tuo agio”. Beh, probabilmente sono contenta, ho nascosto molto bene la mia agitazione. Io ho sempre molta ansia, molta paura, però mi sono divertita, è stato bellissimo.
Lodovico Marenco
Ah, immagino. Un’esperienza che tutti vorrebbero vivere, diciamo. Io non l’ho visto perché ero impegnato in altro però la settimana di Sanremo è il clou della musica italiana ormai da anni.
Tecla
Da anni. Eh, quest’anno era la settantesima edizione.
Lodovico Marenco
Senti, spiegami questa bivalenza: da un lato cantante, dall’altro attrice. Dove va il cuore?
Tecla
Ma il cuore non ha una sola direzione. Io nella mia vita non mi voglio ritrovare a dover scegliere cosa fare, se fare o solo la cantante o solo l’attrice o solo la pittrice o, che so io. Perché ancora non so cosa voglio fare naturalmente. Ci sta che domani mi sveglio e voglio fare qualcos’altro. Io amo fare entrambe le cose, sono cose che fanno parte della mia persona e che mi formano, che faccio da sempre e che mi rendono felice. Quindi, diciamo che secondo me è sbagliata l’idea generale italiana che si ha del concetto di artista, chiamiamolo così , perché se il cantante vuole fare anche l’attore in Italia non lo può fare perché in Italia si può fare o solo i cantanti o solo gli attori o solo i ballerini o solo che so io.. Invece mi piacerebbe, nel mio futuro, buttare in terra questo stereotipo.. poi naturalmente non lo so, sono soltanto parole di una ragazzina però non lo so, io amo fare entrambe le cose, non smetterò mai di farle.
Lodovico Marenco
Beh io penso, cara Tecla, che probabilmente quello che dici avverrà, sia perché mi sembra che tu abbia una grande determinazione e due perché ho l’impressione che questo periodo, questa pandemia, ci trasformerà tutti e quindi probabilmente aprirà molte porte.
Tecla
Assolutamente. Ci cambierà in meglio e in peggio, diciamo, perché secondo me molte persone si stanno accorgendo che attraverso il cellulare, per esempio, possono sostituire tutto, anche le relazioni umane, come l’amicizia, come le relazioni amorose, quindi dipende da come le persone stanno reagendo a questa situazione. Va beh ma poi si vedrà.
Lodovico Marenco
A no, questo sicuro. La reazione, quello che si chiama il mindset, è assolutamente fondamentale. Penso che sia l’avere equilibrio la cosa più importante. Mi fa molto piacere che alla tua età tu ne dimostri molto.
Tecla
Grazie, grazie mille. Mi fa piacere.
Lodovico Marenco
Senti, so che studi. Come stai vivendo lo studio a casa?
Tecla
Eh… molti dicono “Va beh ma è come andare a scuola alla fine” ma…no, non è proprio così. Io ammetto, mi manca il sapore della scuola, l’odore del gesso, i miei compagni di classe… Poi stare sei ore.. noi facciamo anche l’orario prolungato quindi facciamo dalle 8 alle 14.30 e poi facciamo anche il rientro pomeridiano, dalle 14.30 alle 16.30 ed è distruttivo stare tutte queste ore davanti al computer. Proprio, come me, chi non ci è abituato è come una tortura. Io spesso ho il mal di testa, cosa che non ho mai avuto in vita mia, proprio appunto perché sono costretta a stare davanti al computer per poter accedere alle lezioni.
Lodovico Marenco
Ok. Sono d’accordo con te. Io purtroppo passo tante ore e anche a me viene, nonostante i miei capelli un po’ bianchi, anche a me viene il mal di testa, soprattutto in questi giorni. Ma come interagite, come l’hanno presa, per esempio i tuoi professori?
Tecla
Ma, i professori non li ho visti molto, non lo so, sembravano come preparati. Non li ho mai visti in difficoltà, anzi, in alcune cose ci hanno agevolato, magari mandandoci dei video, delle spiegazioni se abbiamo bisogno di qualcosa, cosa che non ci sognavamo prima che iniziasse questo periodo. Possiamo mandare qualche messaggio semmai sentirci al telefono se qualcosa non ci torna. In realtà hanno reagito molto bene diversamente da noi studenti anche perché c’è chi se ne approfitta e magari spegne la videocamera ed il microfono e se ne va a dormire mentre la professoressa fa lezione. Però c’è chi invece sta attento e che.. naturalmente, ma come in tutto. C’è sempre un equilibrio.
Lodovico Marenco
Esatto, ma forse quelli che, come si dice, “bigiano”, lo facevano prima non andando a scuola adesso lo fanno davanti allo schermo. Io penso che la maggior parte dei giovani invece si sia adattata e studi con attenzione.
Tecla
Si, ma io prendo sempre per esempio la mia classe: ci sono molti che si sono adattati con molta facilità, ma anche io. Se qualcuno mi dà qualcosa da studiare lo faccio non è per quello, però noto proprio personalmente che il livello di attenzione è un po’ carente, sicuramente.
Lodovico Marenco
Beh, questo, attraverso un video è immaginabile. Senti Tecla, non voglio tediarti con la tua scuola. Cosa rappresentano per te il canto e la recitazione: cioè, quali emozioni riesci ad esprimere con le due arti, chiamiamole così.
Tecla
Mah.. sia il canto, che la recitazione, che l‘arte sono mezzi comunicativi, mezzi espressivi con i quali si ha la possibilità di esprimere un qualcosa che magari soltanto a parole o, non so io… spesso chi canta, chi recita, chi suona e chi fa arte ha il bisogno di esprimere qualcosa che semplicemente parlando non riuscirebbe a fare. Quindi è una sensazione molto strana, molto diversa da quelle che solitamente viviamo e la magia che ci regala un momento quando magari ci emozioniamo, quando magari stiamo facendo un qualcosa, è incredibile.
Lodovico Marenco
Devo dire che questa magia la trasferisci molto bene alle persone. Io mi ricordo che stavo guidando la macchina e sento la tua canzone, 8 Marzo. Intanto mi hanno commosso le parole e mi ha anche colpito, visto che faccio il coach, la parola resilienza. A me piace più anti fragile ma inizieremmo una discussione che possiamo rimandare ad un altro momento, però mi ha colpito molto la tua presenza ed il timbro di voce infatti dentro di me pensavo a una ragazza di 25, 26 anni. Ho scoperto che ne avevi dieci di meno, son rimasto veramente colpito.
Tecla
Grazie mille
Lodovico Marenco
Questa è una qualità che tu hai, sicuramente innata e probabilmente coltivata da anni.
Tecla
Eh, io studio canto da quando ho 5 anni. Ho iniziato anche pianoforte da qualche anno si, diciamo che è una parte importante della mia vita, sicuramente.
Lodovico Marenco
Quasi come la scuola!
Tecla
E si, si si. A pari livello, assolutamente. E’ uno studio, è uno studio continuo.
Lodovico Marenco
Certo. E senti una cosa. Come sta cambiando, come cambieranno, se cambieranno, i tuoi programmi con questa assenza. Avevi in previsione di chiudere con la scuola e poi iniziare..
Tecla
No, no. La scuola, se non in casi straordinari, come l’anno scorso che non ci sono potuta essere fisicamente a Piombino è sempre messa in primo livello. Non mi vorrei ritirare da scuola. Mai.
Lodovico Marenco
Beh, questa è una cosa che ti fa molto onore
Tecla
Grazie. No ma senza studio, senza una base culturale non si può andare da nessuna parte. Poi è vero che te la puoi formare anche da solo però, c’è chi l’istruzione non ce l’ha, quindi noi ce l’abbiamo e utilizziamola.
Lodovico Marenco
Una curiosità. Hai accennato prima alla pittura. Per caso tu dipingi?
Tecla
Si.
Lodovico Marenco
Ah, quindi usi proprio tutte le arti..
Tecla
Beh poi naturalmente dipingo, canto, suono cioè, non è che faccio tutto benissimo però mi piace, sicuramente.
Lodovico Marenco
Che tipo di soggetti dipingi, astratti o paesaggi?
Tecla
Allora no, paesaggi no. Probabilmente non sono mai stata molto ispirata però mi piace l’astrattismo, mi piace il realismo, i ritratti mi piacciono molto.
Lodovico Marenco
Hai fatto anche un autoritratto?
Tecla
No, autoritratto no
Lodovico Marenco
Ok, era una mia curiosità. E come riesci a immaginare questa ripartenza?
Tecla
Mah.. c’è sempre un nuovo inizio. Io penso questo cioè tempo al tempo. Si vedrà come si ripartirà, ma tutti. Non so, in realtà non ci ho molto pensato, cerco di vivere le giornate come giornate nel senso, non voglio pensare al domani, a cosa farò domani. Devo pensare a quello che devo fare adesso, che devo fare ora.
Lodovico Marenco
Quindi, come si dice, vivi il presente.
Tecla
Esatto, se non ora, quando?
Lodovico Marenco
Questo sono assolutamente d’accordo. Senti hai una canzone di qualcuno che ti ispira, ti piace sentire..
Tecla
Allora, in questi giorni sto ascoltando e sto cercando di imparare al pianoforte e cantare, però è difficilotta, “I’m calling you” nella versione di Jeff Buckley però, una canzone che mi è nel cuore è “Com’ è profondo il mare” di Lucio Dalla.
Lodovico Marenco
Molto, molto bella. E come mai ti è nel cuore?
Tecla
Perché è di un’attualità disarmante anche se è stata scritta più di trent’anni fa. Lucio Dalla ha una poesia nelle scelte stilistiche, anche nelle parole semplicemente, che ogni volta mi lascia senza parole.
Lodovico Marenco
Se dovessi dire qualcosa ai tuoi coetanei o ai ragazzi giovani, che messaggio passeresti?
Tecla
Forse non basta semplicemente desiderare qualcosa, non basta semplicemente desiderare fortemente di essere un cantante, prendiamo il canto sempre, perché si ha bisogno di impegno, di sacrifici, che poi i sacrifici se hai una passione non lo sono mai, di dedizione e di tanto studio. E non solo nel canto, in tutto, in generale. E’ questo. Perché io mi ritrovo spesso a intrattenere conversazioni con i miei coetanei e a ritrovarmi con “ma io non ho voglia di fare questo perché non mi riesce subito”. Ed è sbagliato perché la prima volta non riesci, poi riprovi e non riesci, magari provi una terza e ti riesce. Quindi che non ci si deve arrendere quando un qualcosa non va tutto subito bene.
Lodovico Marenco
Ah, questo concordo con te, soprattutto se poi vai avanti, ti rendi conto che ogni cosa è una conquista ma, il fatto di sapere che è una conquista, un impegno, è quello che ti dà la gioia per impegnarti di nuovo su altro.
Tecla
Esatto.
Lodovico Marenco
Tecla ancora un’ultima domanda. Hai un rituale o usi un rituale per quando devi affrontare il palco o le occasioni importanti della tua vita?
Tecla
Allora, in generale no. Però ricordo che la sera della finale a Sanremo avevo azionato prima di esibirmi gli in-ear, che sono le cuffiette che noi mettiamo per sentire meglio, e ricordo che sentii l’orchestra accordarsi ovvero, tutti i violini, tutti quelli che provano magari c’era il pianista che dava il La ai violinisti ed è stato bellissimo, bellissimo. Sono stata un minuto ad ascoltare questo momento e ho trovato veramente pace.
Lodovico Marenco
Sento dei pianti?
Tecla
Mi dispiace ma purtroppo questo non lo posso evitare!
Lodovico Marenco
Ma figurati!
Tecla
Ho un fratellino, Santiago, di tre anni che .. anche lui è stanco di stare in casa!
Lodovico Marenco
Ah immagino! Senti Tecla io ti ringrazio molto anche a nome delle persone che mi ascoltano. Grazie per la tua disponibilità. So che hai la giornata piena e quindi grazie del tempo che ci hai dedicato.
Tecla
Grazie mille a te per avermi invitato.