L’Italia che ci piace – Video Interviste con i Thought Leaders

10 Apr 2020 | L'Italia che ci piace

L’Italia ha bisogno di Thought Leaders, letteralmente leader di pensiero, individui od imprese che sono riconosciuti come un’autorità in un campo specializzato e la cui competenza è richiesta.

Il black out dell’INPS, le carenze organizzative della protezione Civile, la mancanza di materiali di sicurezza atti a salvaguardare la vita degli operatori sanitari e dei medici, evidenziate da tanti Sindaci e Governatori delle Regioni del Nord, portano alla luce quello che un imprenditore con la propria azienda ed ogni cittadino riscontra quotidianamente quando si confronta con la “cosa pubblica”, gestita dai burocrati e dalla classe politica.

Arretratezza, burocrazia e mal governo hanno contribuito negli anni a dipingere nel Mondo un’immagine dell’Italia, che offusca la vera anima del Paese e dei milioni di cittadini italiani.
In silenzio gli italiani, stando al loro posto, senza ribalte mediatiche, ma con fatica, fantasia, competenza, professionalità ed un cuore d’oro, (evidenziato dalle tante donazioni) fanno quello che ciascuno, responsabilmente dovrebbe fare: stare al proprio posto, facendo al meglio il proprio lavoro od incarico.

Ed è a questa parte di italiani che ho pensato di dedicare una rubrica, con video interviste, inizialmente fatte a persone che conosco, con cui ho lavorato, con cui ho studiato, amici, amici d’infanzia, colleghi, che stimo e che hanno fatto nei loro specifici campi d’azione, la differenza. Parto da chi mi è vicino, ma invito tutti i lettori a segnalarmi casi o storie meritevoli di essere ascoltate e raccontate.

L’Italia ha bisogno di Thought Leaders, letteralmente leader di pensiero, individui od imprese che sono riconosciuti come un’autorità in un campo specializzato e la cui competenza è richiesta. Per comprenderci meglio, Il Pontefice solo in una deserta San Pietro che si carica sulle spalle le anime di ciascuno di Noi, in una struggente omelia e preghiera rivolta alla Madonna. Ma al contempo i tanti rappresentanti della società, dai medici in prima linea, agli imprenditori, artigiani, insegnanti, preti, che con donazioni agli ospedali, oppure supportando i propri dipendenti in tanti modi, dall’anticipo di soldi ed ad ogni tipo di sostegno, ai quadri delle aziende che in pochi giorni hanno permesso a milioni di lavoratori di lavorare da casa in smart working, alle catene logistiche e produttive che consentono al Paese di andare avanti. Sono per fortuna tanti, tantissimi e non vorrei limitarmi a citare solo Giorgio Armani, Leonardo Del Vecchio, Marina Nissim, Alberto Lavazza, dei quali leggiamo sulle maggiori testate giornalistiche. L’elenco sarebbe lunghissimo.

L’Italia ha bisogno di Thought Leaders per la gestione del momento contingente, nel mettere in salvo ed in sicurezza l’azienda, l’attività che si svolge, le persone che ci lavorano, la filiera a monte ed a valle.
E’ un momento in cui è richiesto un forte senso del dovere, dei valori chiari, principi solidi, una chiara responsabilità sociale, una competenza acclarata, una gran dose di sangue freddo, essere proattivi ed aperti a collaborazioni con gli altri, essere compassionevoli con i propri team e collaboratori e con quelli che stanno peggio di noi, che siano un esempio un faro, per coloro che guardano al Thought Leaders per interpretarne i segnali, soppesarne le parole ed i comportamenti.
Mai come in momento come questo occorre comunicare continuamente e farlo nel migliore dei modi. Sbagliare la comunicazione, generare ulteriore ansia. Fornire indicazioni contradditorie è quanto di più sbagliato si possa fare.
Combattere le fake news con messaggi chiari, trasmettere i valori personali e quelli dell’azienda. Oggi più che mai evidenziare i valori, condividerli e perseguirli è l’unica cosa da fare. Lo abbiamo notato ed apprezzato in tante persone. Usare i social, esporsi in prima persona. Come trainer per le Sales Solutions di Linkedin, il primo network dedicato al mondo professionale, mi confronto quotidianamente con tante aziende. Vedo ancora troppo dirigenti aziendali che non comunicano. In un momento in cui tutti sono su Linkedin o su altri social, se il vertice non parla, la comunicazione, le ansie ed i problemi emergono dal basso.

I media ed i social raccontano ogni giorno storie di ordinario eroismo. Ma il Thought Leaders non si sente un eroe. Per Lui l’eroe è sempre qualcun altro. Lui fa il proprio lavoro. Come si dice in gergo: è sul pezzo. Pensa già oggi a come supportare i propri collaboratori e dipendenti, che sono in primis delle persone. Come ciascuno di noi ha le proprie difficoltà, debolezze, preoccupazioni, ma passano in secondo piano. COVID-19 ci ha cambiati e ci cambierà profondamente.
Gli scenari a cui i Thought Leaders, supportati da professionisti e manager, dovranno pensare sono variegati, ma quello che non è da sottovalutare, che purtroppo vedo trascurato, è l’impegno a comprendere che i nostri collaboratori e dipendenti usciranno diversi.
Cosa vuol dire? Significa che una persona che ha apprezzato il lavoro a distanza, ripensi al proprio stile di vita, alle proprie priorità, al modello famigliare. Significa che chi è stato recluso in casa appena potrà uscire, cambierà mestiere, Paese, stile di vita. Significa che non tutti saranno nel mood giusto od avranno la consona determinazione per riprendere il lavoro e motivare i propri collaboratori. Significa che qualcun altro si ritirerà a meditare in un convento.
Insomma, ci troveremo di fronte a tante situazioni, che sul piano umano, perché siamo persone, avrà un impatto molto forte, con tempi e modalità diverse.
I Thought Leaders ci devono pensare oggi. Dopo la guerra del Vietnam in ogni divisione dell’Esercito Statunitense è stata istituita una sezione di Combat and Operational Stress Control, composta da un nucleo operativo di: Psichiatri, Psicologi, Counselor, Assistenti Sociali ed Infermieri militari.

I Thought Leaders si organizzano già oggi per gestire le persone, i propri collaboratori, dipendenti. Rimandare al dopo questo tema, costituirà un problema ed un errore strategico. I Thought Leaders sanno che valore risiede nelle persone e come le persone in salute possono dare il massimo.

Ma l’Italia ha anche bisogno di Thought Leaders per la ripresa, che non sarà immediata, semplice ed omogenea, ma soprattutto non sarà indolore.

Rispetto agli altri Paesi Europei ed ai continenti Africa ed America abbiamo due vantaggi da capitalizzare.

  1. Siamo entrati per primi in quarantena e dovremmo avere la speranza di uscirne prima di tutti.
  2. La trasparenza nelle comunicazioni, il lock down immediato, la reazione del Paese, la veloce costruzione di un ospedale come quello in Fiera a Milano, le ingenti donazioni, la reazione delle aziende, il pessimo comportamento degli altri Paesi europei nei nostri confronti, hanno creato una aurea di positività ed attenzione del resto del Mondo nei nostri confronti, dell’Italia e del Made in Italy.

La ripresa o ripartenza, oltre a portare dietro di sé, macerie, difficoltà su vari fronti, rappresenta anche una grossa opportunità.

È qui che l’Italia ha anche bisogno di Thought Leaders, di persone che sappiano guidare il Paese e le imprese nella ripresa. Lascio a commentatori ed esperti analizzare gli aspetti economici e finanziari. Desidero soffermarmi sugli aspetti valoriali, sulla tenuta psicologica delle persone.

I tanti casi positivi, le innovazioni che spuntano giornalmente, le immagini delle persone che ad ogni livello, per il proprio compito od incarico fanno la differenza, evidenziano un cambio di paradigma. Il vento della ripresa, superato questo momento, che di fatto ha cristallizzato il mondo politico, spirerà forte e si porterà via tutto quanto non adeguato. Avremo bisogno di ripensare la Politica, la res publica, di costruire un nuovo modo di vivere e di pensare all’impatto dello Stato e del modo di lavorare.

Nel mio contesto, con le interviste della serie L’italia che ci piace, condivido il pensiero di Persone, che con il loro esempio e comportamento, illustrano il loro pensiero su questo periodo e sulla ripresa.
Buona visione e segnalami casi o storie meritevoli di essere ascoltate e raccontate. Lo farò volentieri.

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