Logistica-Consegne-EcommerceLa sfida dell’eCommerce si gioca, più di quanto ci si possa immaginare, sul campo offline: per vendere online, infatti, non sono sufficienti idee innovative, prodotti di qualità e prezzi concorrenziali se dietro tutto questo non ci sono i grandi player della logistica e delle spedizioni che permettono alla merce acquistata di raggiungere l’acquirente in tempi brevi e con costi sostenibili.

Alcuni dei più importanti corrieri internazionali, quali gli americani Federal Express e Ups, e gli europei Dhl e Tnt hanno sempre svolto un ruolo cruciale in questo ambito, gestendo il nastro trasportatore globale in un’ottica di servizio e supply chain per le imprese: enormi hub di raccolta e smistamento sull’asse Usa-Europa-Asia, magazzini efficienti, imponenti flotte di aeromobili e una rete di trasporto locale su gomma.

L’importanza di questi giganti globali è molto più importante di quanto i player delle vendite online non si rendano conto: basti pensare che lo scorso anno, nel periodo di Natale, in America milioni di consegne non furono fatte per tempo. Chi ha ordinato i regali online lo ha fatto negli ultimi 5 giorni prima delle festività (30 milioni di ordini sono partiti nella sola giornata del 23 dicembre) ingolfando e ritardando tutto il sistema delle consegne. Per questo Natale, periodo in cui nonostante la crisi è atteso un aumento degli acquisti online dell’11%, per quel 40% delle famiglie americane che ha già annunciato comprerà i regali sulle piattaforme di e-commerce, i corrieri sono già corsi ai ripari reclutando centinaia di migliaia di lavoratori stagionali e preparando offerte di prezzi e servizi ad hoc.

Nonostante questi escamotage, appare evidente che la filiera distributiva presenta ancora numerose lacune e va ripensata in un’ottica multicanale, che consiste nel dare all’utente la possibilità di acquistare prodotti online in qualsiasi luogo e momento della sua giornata, connettendosi da un qualsiasi dispositivo e e riceverla a casa, in negozio o depositata in un locker, includendo la gestione anche dei resi, come capita di frequente con l’abbigliamento. «L’e-commerce sta spostando il paradigma della logistica – commenta Marco Melacini, responsabile per la ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano – perché oggi la merce arriva direttamente a casa del consumatore. Una spedizione da un punto A ad un punto B è diventata una mera commodity. Tutti la possono fare. Oggi il vero valore aggiunto sta nell’organizzazione e nell’efficienza di tutta questa filiera. E farà la differenza l’innovazione che sapranno mettere in campo corrieri e operatori della logistica». Ulteriore frontiera dell’economia globale sarà rappresentata dal commercio elettronico “crossborder”, quando sempre più negozi e imprese saranno collegate a quel nastro trasportate globale fino al domicilio, magari dall’altra parte del mondo, del consumatore. Una bella sfida, che varrà nel 2018 , secondo uno studio di Paypal, 300 miliardi di dollari.

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