Meglio usare App e siti propri o di terze parti? Non esiste un’unica formula vincente quando si parla di mobile marketing. Lo spiega un’analisi svolta dall’Osservatorio Mobile Marketing e Service del Politecnico di Milano. In Italia il Mobile Advertising è cresciuto del 129% nel 2013, superando i 200 milioni di euro, e 20 milioni di persone usano il proprio smartphone tutti i giorni: molti per esempio anche mentre fanno shopping in negozio (71%), per confrontare prezzi e informazioni, mentre quasi la metà riceve con grande interesse pubblicità, coupon e servizi digitali sul proprio dispositivo mobile.
Numeri da non sottovalutare, dati importanti che le Aziende non possono trascurare: per una strategia di marketing vincente, è sempre più indispensabile considerare il mobile come attore protagonista invece che un canale a se stante, come spesso ancora accade. Una delle decisioni-chiave in questo scenario è la scelta tra Asset propri (Sms, Mobile App e Mobile Site sviluppati internamente), o di terze parti per portare avanti le iniziative di Mobile Marketing e Service.
Una recente indagine su 79 Marketer di aziende medie e grandi italiane evidenzia una netta preferenza per la soluzione interna. Secondo il 37% infatti l’alternativa migliore è sempre, se possibile, di sviluppare un asset proprietario, che secondo un altro 29% bisogna avere in ogni caso, affiancandolo all’occorrenza con piattaforme di terze parti per iniziative tattiche. Per il 23% invece la piattaforma esterna può essere un mezzo per valutare iniziative e strategie prima di sviluppare qualcosa di interno, mentre solo l’11% la giudica l’alternativa migliore, perché non vincola risorse e delega la responsabilità dei progetti a partner esterni specialisti nel campo.
L’analisi dell’Osservatorio ha inoltre rilevato:
- Crescita degli SMS: i volumi inviati dalle aziende a propri database clienti sono aumentati (+15%, superati i 2,2 miliardi di messaggi); spesso questi SMS spingono l’utente a spingono a continuare l’esperienza su un altro canale (per esempio fornendo l’URL di un sito Mobile o per il download di un’App, il numero del Call Center, ecc.);
- Incremento delle App Mobile, in particolare per quanto riguarda i retailer (uno su tre ha un’App);
- Da un punto di vista di piattaforme, lo sviluppo si concentra su Apple iOS e Android, ma con crescente attenzione anche per Windows Phone;
- Maggiore attenzione nei riguardi del Mobile Site: il 013, spiega l’analisi condotta dall’Osservatorio, è stato l’anno della consapevolezza delle imprese sull’importanza di offrire un canale d’accesso efficace via browsing da Smartphone, sia per l’aumento del traffico da Mobile rilevato dai propri siti, sia per ottimizzare i costi di gestione di più applicazioni su piattaforme native, sia per la possibilità di creare siti “responsive” accessibili in logica multi-screen.