Spesso si insiste sull’incidenza che l’era mobile ha – e che avrà ancora di più in futuro – sul marketing tradizionale: il mobile marketing ha assunto un ruolo strategico nel dialogo tra azienda e cliente, ma poco ancora è stato detto rispetto allo scenario, ancora in evoluzione, riferito ai rapporti tra imprese e ai flussi intra-aziendali.
A questo proposito è interessante osservare come lo sviluppo del cloud computing e la concomitante accelerazione del mercato dei tablet si profilino come killer application e killer device la cui sinergia sarà capace di rivoluzionare la gestione delle reti di vendita.
Molteplici sono i benefits che si otterranno da questi due “ingredienti” base: avvalendosi di un unico strumento portatile, “always on”, per esempio, un funzionale commerciale potrà avere a sua disposizione una vasta gamma di servizi e informazioni utili, come la mappa di luoghi, l’anagrafica di clienti in portafoglio o prospect, un’agenda degli appuntamenti e così via, ma potrà anche inserire i report e annotare appunti. In qualsiasi momento e in ogni luogo avrà a disposizione materiale sempre aggiornato per per effettuare presentazioni multimediali, immediate, efficaci e di sicuro impatto emotivo. Avrà accesso alla rete e potrà formulare, in tempo reale, offerte economiche e inserire ordini. Per non parlare dell’ottimizzazione relativa alla gestione della messaggistica via email, via fax e, più in generale la comunicazione telefonica resa possibile da Skype e altri programmi, fino ad arrivare a vere e proprio videoconferenze. Potranno infine essere realizzate mobile app ad hoc per la ricerca rapida di leggi, regolamenti e documentazioni tecniche, condizioni di vendita, ecc…
Il controllo in tempo reale della propria rete di vendita è un asset strategico per qualsiasi manger e il mobile office offre già oggi un’opportunità, alla portata delle imprese e dei liberi professionisti, che garantisce un evidente risparmio di tempo e quindi una maggiore efficienza.
Si prendano ad esempio gli operatori immobiliari: tra le tante attività che possono trarre vantaggio dal mobile marketing, loro sono sicuramente tra i favoriti, come dimostrano un paio di interessanti casi. Le possibilità sono molteplici, dalle app “location based” che permettono l’aggiornamento dei clienti tramite messaggi “alert” relativi agli immobili di loro interesse, senza dimenticare i QR Code, che potrebbero permettere al visitatore di collegarsi direttamente con una pagina Web in cui trovare informazioni più approfondite sull’appartamento o la villa e visualizzare una galleria di immagini realizzate ad hoc e capaci di aumentare l’appeal dell’annuncio. A questo punto l’utente avrà la possibilità di dichiararsi interessato e prenotare un appuntamento telefonico con un responsabile dell’agenzia per essere richiamato o, in alternativa, essere guidato verso l’immobile visualizzando una mappa, così che possa fare un sopralluogo nella zona di riferimento e farsi una prima idea sulle condizioni dello stabile.
Ma gli ambiti per i quali il mobile si potrebbe trasformare letteralmente in “oro” sono numerosi: è recente l’interessantissima iniziativa targata Orvea, una catena di supermercati trentini, che ha sponsorizzato il circuito free Wi-fi di Freeluna presente nel suo territorio di azione. Oltre a sponsorizzare le pagine di login e il portale FreeLuna con il proprio brand, Orvea ha utilizzato il sistema di pubblicità profilato e geo-referenziato sviluppato da Futur3: sondaggi per raccogliere informazioni e consigli, ma soprattutto sconti e promozioni inviati mediante coupon SMS a tutte le persone connesse attraverso FreeLuna.
Mi permetto un’osservazione sulla sua ultima considerazione: come già espresso in un altro post, credo che un sistema di pubblicità profilato e geo-referenziato possa rischiare di generare un effetto contrario a quello sperato. Detto in parole povere, gli utenti potrebbero paventare una violazione della privacy ed essere infastiditi da una pubblicità mirata. Credo che in questo campo sia necessario andare con i piedi di piombo.