Mobile-PaymentsL’importanza raggiunta dai pagamenti Mobile nel panorama nazionale ed internazionale è ulteriormente confermata dall’ultima ricerca dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano: nel 2011 i pagamenti da cellulare hanno raggiunto unvalore di 700 milioni di euro, oltre 500 milioni dei quali hanno riguardato acquisti di contenuti propri dei telefonini come giochi, musica e ricariche.

Dalla ricerca emerge però un dato decisamente bizzarro che riguarda il nostro Paese: l’Italia si trova infatti tra i primi posti al mondo perpenetrazione di dispositivi cellulari (48 milioni di utenti) e tra gli ultimi (25 milioni) proprio per l’uso dei pagamenti elettronici.

Perchè dunque, nonostante siamo tra i primi paesi al mondo per l’uso dei cellulari, la logica del pagamento mobile non è ancora entrata a far parte della nostra realtà? Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano la risposta può facilmenteessere trovata analizzando il nostro comportamento nell’affrontare le spese:–il 90% delle nostre transazioni avviene ancora in contanti (l’80% in Europa– Fonti: BCE 2010) –su 82 milioni di carte solo 25 milioni risultano attive( Fonte ABI 2010) –non rientra nelle nostre abitudini effettuare transazioni elettroniche per gli acquisti giornalieri (un italiano in media opera 25 transazioni all’anno contro le 63 del resto dei Paesi euro) –nell’arco di 4 anni, dal 2006 al 2010, il valore delle transazioni effettuate con carte è rimasto stabile oscillando tra i 120 ed i 130 miliardi di euro (BCE 2010).

Nel mondo però vi sono numerosi esempi che testimoniano il successo delle nuove tecnologie Mobile Commerce e Mobile Remote Payment: si pensi aFandango, l’applicazione USA che ben 20 milioni di utenti hanno scaricatoper l’acquisto di biglietti del cinema o l’innovativa idea “ordinazioni incoda” di Starbucks che ha fruttato ben 30 milioni di transazioni in un solo anno!

E nel nostro Paese? In Italia il Mobile Remote Payment è cresciuto del 35%nel 2011 e l’aumento delle transazioni dipenderà prevalentemente dalla capacità degli operatori del settore di renderlo protagonista delle loro strategie.

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