Smartphone-iPhone-AndroidDopo il lancio di iPhone 5 che ha ufficialmente “aperto le danze” a inizio dell’autunno, in tutto il mese di ottobre, ma anche  nelle prossime settimane, è in arrivo una pletora di novità in ambito mobile, in particolare per quanto riguarda gli smartphone. La ventata di novità tecnologiche ci accompagnerà fino alle feste natalizie: per esempio, il 29 Ottobre Google e Microsoft presenteranno rispettivamente la nuova gamma Nexus e Windows Phone 8.

Ma tra tanti competitor, chi saranno i vincitori della battaglia mobile? Iphone e Android sembrano avere la meglio sui Windows Phone, nonostante quest’ultimo sia caratterizzato da un sistema operativo altamente performante, fluido, intuitivo. Probabilmente il nuovo Nokia 920 sarà superiore a tutti gli smartphone rivali, ma altrettanto verosimilmente non riuscirà a sconfiggere la concorrenza: quello che gli manca è l’ecosistema.

L’uso che gli utenti fanno di uno smartphone è qualcosa di molto diverso rispetto all’uso che in passato si faceva di un normale telefono: non è più uno strumento per fare chiamate e al limite mandare sms, ma è un mezzo che abilita all’uso delle app dagli scopi più disparati, installare cose, giocare, fotografare, girare video, leggere notizie, “socializzare” tramite Facebook e così via. Per ognuna di queste azioni c’è una icona, un’app. E l’insieme di tutte queste cose è un ecosistema, che Microsoft non è ancora riuscito a creare.

Microsoft ha infatti – consapevole di questa esigenza – provato la strada dell’integrazione di più funzioni: l’utente non deve scaricare le app dei social più importanti, perché la condivisione è integrata nel sistema operativo; eppure gli utenti non sembrano gradire questo sistema, preferendo le app dedicate alle singole funzioni: addirittura Facebook per iOS ha l’app per la gestione delle Pagine, quella per la chat e quella per la fotocamera.

Ma l’utilità non è tutto, ci vogliono anche le applicazioni “giuste”, trendy, di moda: sul marketplace di Windows Phone sono presenti più 100.000 app, ma mancano parecchie di quelle ambite dagli utenti. Per esempio, c’è una primissima versione di Angry Birds, ma non tutta la saga uscita successivamente (Seasons, Rio, Space, Bad Piggies, etc.), che è stata annunciata più volte ma ancora non presente; mancano anche giochi come Temple Run o Jetpack Joyride, che su altre piattaforme hanno spopolato.

E non ci sono nemmeno social-mobile come Path (che segna 500.000 user giornalieri) e soprattutto Instagram, un’app da decine di milioni di utenti registrati e con 7,3 milioni di utilizzatori quotidiani, ovvero più degli utenti giornalieri di Twitter. Le app stesse – Instagram è l’esempio lampante – costituiscono degli ecosistemi trasversali, chi usa Instagram su iPhone può tranquillamente interagire con chi usa Instagram su Android perché il sistema operativo non interferisce in alcun modo sull’interazione. Se, invece, hai uno smartphone che non ti permette di usare una determinata applicazione, sei tagliato fuori da queste community trasversali e non ha importanza quanto costoso e performante sia il tuo smartphone: l’utente comunque non lo sceglie nella maggior parte dei casi perché non gli permette di far parte dell’ecosistema.

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