Un miliardo di dollari: ecco il fatturato dei pagamenti mobile stimato entro il 2013. Ma cosa ci aspetta per il futuro e quali trend intravedono gli esperti?
Il 2013 conferma le previsioni: il mondo mobile è in continua crescita e forse, entro quest’anno, verrà per la prima volta superata la barriera del miliardo di dollari di fatturato, almeno negli USA. Ma il vero boom deve ancora venire e per vedere cifre da capogiro bisognerà aspettare il 2017, quando – dicono gli esperti – si toccherà la soglia dei 58 milioni di dollari di fatturato.
A confermare le aspettative per il futuro del mercato mobile è una nuova ricerca di mercato realizzata da eMarketer, che concentra la propria attenzione sulla crescita dei pagamenti mobile nel prossimo quadriennio. La ricerca definisce questa tipologia di pagamenti come
“transazioni di beni e servizi effettuati tramite scansione, touch, strisciamento e check-in con telefono cellulare nel punto di vendita”.
I numeri ci sono e costituiscono un terreno fertile per lo sviluppo futuro del mobile payment: in Italia, oltre il 35% degli abitanti possiede uno smartphone e, se pensiamo che la media europea è pari al 10%, balza all’occhio una sensibilità mobile piuttosto accentuata nello stivale. Numerose le ragioni della connessione: il 53% degli italiani si connette per accedere ai social network, il 49% per seguire gli itinerari di mappe online, mentre il 38% cerca informazioni di servizio.
Qualsi sono, allora, i motivi che ancora ostacolano il decollo dei pagamenti mobile?
E’ dal finire degli anni Novanta che il fenomeno “mobile” mostra prospettive interessanti di crescita ma puntualmente rimane vincolato da alcune criticità di business che non ne permettono una reale esplosione all’interno dei mercati internazionali. I vantaggi, come si è più volte ripetuto, sono numerosi, a partire dalla riduzione dei costi di gestione del contante, alla semplificazione della procedura d’acquisto con conseguente aumento del numero di transazioni procapite, ai ricavi diretti per le attività di business, senza tenere conto delle nuove prospettive di business che il mobile offre agli operatori economici.
Eppure un senso di diffidenza e insicurezza caratterizza ancora l’atteggiamento degli utenti nei confronti del mobile payment e numerose sono le lacune da essi percepite, a partire dall’accettazione poco diffusa, al sistema di pagamento percepito come poco sicuro e alla mancanza di un’efficiente assistenza al cliente.
La situazione del mobile payment in Italia
In Italia è il settore dei beni e servizi a fare da padrone dei pagamenti mobile: turismo, trasporti, coupon, aste e gruppi di acquisto sono i settori più attivi (86% del valore delle transazioni); il Mobile si conferma così un canale ottimale per veicolare quegli acquisti dove è importante essere online in un preciso momento. Il restante 20% è stato utilizzato per pagare servizi soprattutto nell’ambito della mobilità, come il pagamento della sosta, dei biglietti del trasporto pubblico locale, e di taxi, car&bike sharing e ztl.
Fattori chiave della diffusione del mobile payment in Italia
- la crescita del 20% dei servizi che consentono di completare gli acquisti online attraverso il telefono cellulare;
- la disponibilità della tecnologia che permette di usufruire di questi servizi trasformando il proprio cellulare in un bancomat, grazie all’intesa operativa raggiunta a Ottobre dalle principali Telco italiane (Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g e Poste Mobile) sull’impiego della SIM NFC (Near Field Communication);
- una legislazione che incentiva l’uso dei pagamenti elettronici, posta alla ribalta con i decreti “SalvaItalia” e “Sviluppo-bis”.