Secondo un’ormai celebre affermazione di Ed Parson, Geospatial technologist di Google, una query su tre ha un “intento locale“. L’idea, del resto, appare confermata da una recente indagine di mercato secondo la quale, nel 2013, più della metà degli utenti web italiani ha cliccato sulle mappe. Secondo tale studio, più del 90% della spesa dei consumatori è fatta nel raggio di 20km rispetto a dove essi vivono e lovorano; a eccezione delle vacanze e dei viaggi, la maggior parte dei nostri soldi – dunque – vengono spesi localmente.
A ciò va aggiunto che il 92% delle persone che posseggono uno smartphone cercano informazioni fortemente geolocalizzate e l’84% di queste compie un’azione a seguito del reperimento delle informazioni. Le azioni possono variare dal mettersi in contatto con l’attività commerciale telefonicamente o via mail, al recarsi fisicamente al punto vendita, fino a suggerire l’attività in questione a un amico.
Oltre che dagli smartphone, all’ecosistema delle Google Maps si può accedere tramite differenti device, quali l’universal search, i navigatori, i tablet e, in particolare, Google Plus. Si parla, in quest’ultimo caso, di So.Lo.Mo., ovvero Social Local Mobile, la fusione delle tre tendenze più importanti del web, su cui le aziende devono investire tempo e denaro.
Ma come avere un buon ranking sulle Google maps? E come posizionarsi bene grazie a esse? Le aree di intervento sono quattro:
- SEO tradizionale per posizionarsi organicamente sui motori di ricerca;
- Rivendicazione della propria scheda, in modo da poterla gestire e poter inserire i dati corretti relativi alla propria attività; molto spesso, infatti, le schede Google delle attività commerciali non sono rivendicate, e contengono dati che Google prende da fornitori esterni, come per esempio le Pagine Gialle; pertanto queste pagine si presentano piuttosto scarne, con poche informazioni, spesso erronee, e talvolta addirittura duplicate;
- Citazioni;
- Recensioni.
Le citazioni sono le menzioni che la nostra attività ha su altri siti web e portali; per Google è determinante che le citazioni vengano fatte da siti autorevoli, come ad esempio le Pagine Gialle, Booking.com per quanto riguarda gli hotel e tutte le strutture alberghiere, Due Spaghi per le attività di ristorazione e così via. Le citazioni, inoltre, devono essere “consistenti”, ovvero i dati forniti dai diversi siti e portali devono essere coerenti: le informazioni, in sostanza, devono coincidere ovunque sul web, a partire dalla ragione sociale, all’indirizzo, ai recapiti e così via. Si parla infatti di “consistenza NAP”, in cui la sigla sta per “Name, Adress, Phone”.
Ancora, le recensioni sono un fondamentale fattore di ranking e aiutano molto le schede a posizionarsi. Avere reviews in generale è molto importante, non solo su Google plus, ma anche trip advisor, yelp e altri siti affini.