In continua evoluzione, la SEO e il marketing digitale si trasformano in funzione delle modifiche del mercato, degli algoritmi, del web e della tecnologia. Quali trend ci aspettano nell’anno appena iniziato?
- La ricerca organica rimarrà la principale fonte di traffico per i siti web: le keyword continueranno a perdere di importanza, mentre le tematiche ne acquisiranno sempre di più. Ulteriore divario si verrà a creare tra i risultati di ricerca da desktop e quelli da mobile, che probabilmente saranno sempre più orientati all’aspetto local.
- I siti non responsive saranno surclassati da quelli progettati o aggiornati in ottica mobile: ormai non è più pensabile che un’azienda non abbia un sito mobile, lo dimostrano le statistiche e ce lo confermerà Google con i risultati di ricerca. Al semplice responsive design deve aggiungersi una progettazione basata sull’esperienza dell’utente e sull’usabilità del sito in generale.
- Google terrà sempre più in considerazione le intenzioni degli utenti, sviluppando la cosiddetta “ricerca predittiva”: attraverso i big data Google ha intenzione di offrire agli utenti le risposte che cercano, prima di cercarle. Lo dimostra, in minima parte, Google Now, l’applicazione dei sistemi Android che dà informazioni all’utente riguardo a eventi e interessi che sono stati registrati. Ad esempio, se è stato registrato un evento su calendar al quale è associato un indirizzo, in prossimità dell’inizio dell’evento da Google Now si riceverà una notifica che indica il tempo necessario per raggiungere l’appuntamento in orario secondo le condizioni di traffico attuali.
L’utente, come consumatore singolo e individuale, dovrà essere il punto focale di ogni strategia di marketing. I brand dovranno rassegnarsi all’idea che il tempo della comunicazione uno a molti è finito e cominciare ad ascoltare seriamente i propri clienti, offrendo loro esperienze personalizzate e create sulle sue aspettative, esigenze e desideri. - Fare branding sarà il punto di partenza necessario per affermare il nome dell’Azienda nel web, per affermarne la competenza e la qualità, aspetti che si rispecchieranno nei risultati di ricerca. A questo si assocerà il personal branding, ovvero la capacità di legare al nome di una persona competenze in un dato settore. Il personal branding sarà rilevante per ciò che concerne il successo dei contenuti.
- L’engagement e il successo sui social network avranno sempre più peso anche per la visibilità di brand, siti, prodotti e servizi. In stretta connessione con le piattaforme social sarà anche lo shopping, aumenteranno gli strumenti per facilitare l’acquisto tramite tweet e post. Pensiamo all’integrazione del pulsante Buy su Twitter e ai test nello stesso senso che stanno facendo facebbok e Tumblr.
- Il knowledge graph di Google continuerà a evolversi, grazie a esperimenti e implementazioni. Proprio in linea con il discorso della ricerca predittiva, saranno sempre più frequenti i risultati che non hanno alcun collegamento organico. In questo panorama è sempre più importante, per le aziende locali, ottimizzare il pannello di geolocalizzazione tramite Google My Business.
- I contenuti affermano ancor di più la loro importanza per ciò che riguarda la visibilità sul web. L’unica problematica potrebbe derivare dal citato knowledge graph, che fornirà risposte agli utenti già in SERP. Le aziende saranno quindi costrette a rivedere la strategia di content marketing, basandosi più che sulle risposte generiche, sulle tematiche specifiche che possono essere di interesse del target di riferimento.
- Per emergere nel web sarà sempre più necessario aumentare i budget di investimento in advertising. Parliamo di campagne Google AdWords, ma anche e soprattutto in social ads, come i contenuti sponsorizzati su Facebook o i promoted tweet per Twitter. La nota positiva è che entrambe le piattaforme consentono di definire il target in maniera molto specifica, dando la possibilità agli inserzionisti di definire in maniera molto accurata il pubblico a cui vogliono rivolgersi.
- I video stanno ricoprendo sempre più importanza nella promozione delle attività sul web. Lo dimostra il fatto che sempre più piattaforme ne consentono l’integrazione nelle schede. Le statistiche prevedono che nel corso dell’anno il 77% degli utenti di tablet guarderà video almeno ogni mese.
- L’ottimizzazione dei siti web, onpage e offpage, rimane un punto fermo di ogni strategia online. La SEO ovviamente cambia, ma rimane fondamentale per la visibilità dei contenuti. La sicurezza della privacy, in particolare, assumerà sempre più importanza. A questo si aggiungono la citata user experience, l’usabilità, l’architettura informativa.
Sempre in ambito SEO, l’acquisto di link continuerà ad essere motivo di perita di visibilità. La buona notizia è che i motori di ricerca sono sempre più intelligenti e riescono a trovare riferimenti al brand anche se non ci sono link e anche i link no-follow, per la costruzione di un profilo, potrebbero essere presi in considerazione. Maggiore attenzione andrà posta sulla Negative SEO.