La potenza dei servizi di localizzazione geografica è ormai innegabile: sfruttando il GPS integrato ormai in tutti gli smartphone, un servizio di geolocalizzazione non fa altro che individuare la posizione corrente dell’utente inviandola ad un sito web ed, eventualmente, condividendola sui vari social network.
Interessante, certo, ma quali vantaggi ci sarebbero per il mio e commerce? Quello che rende tanto rivoluzionario questo strumento è che i commercianti, sfruttando i geolocation services usati dagli utenti, ha la possibilità di far diffondere il nome del proprio negozio in tutta la cerchia di amici e follower dei propri clienti con un meccanismo virale a costo zero.
Per comprendere questa dinamica, è necessario capire quali sono le motivazioni che spingono un utente ad avvalersi di questi servizi e, di conseguenza, in che modo un commerciante può far leva su di essi per attirare nuovi clienti verso la propria attività. I motivi per i quali gli utenti usano i geolocation services sono, in primo luogo, legati alla voglia di comunicare con i propri amici e far sapere loro che, magari, ci si trova in un luogo bello o di tendenza. A tanti di voi, sicuramente, è capitato di ricevere sul proprio smartphone la notifica del check-in dei vostri amici in vari locali della città; di conseguenza, lo strumento è utile anche per aggregarsi, decidere quindi di raggiungere il proprio amico in quel determinato locale o, comunque, di tenerlo presente per le prossime uscite. Ma, spesso, questo tipo di comunicazione ha anche un aspetto “giocoso”, poiché determinati social network geolocalizzati hanno introdotto una serie di meccaniche di gioco che permettono di guadagnare punti e badge (delle icone) a seconda delle azioni che si compiono: se si scopre un nuovo posto, se si fa il check-in in un posto in cui non si era mai stati prima, se si va in uno stesso posto per un numero elevato di volte.
Ed è proprio su queste dinamiche che deve far leva il nostro e-commerce; già molti servizi di geolocalizzazione, infatti, sono pensati proprio con lo scopo di promuovere e incrementare determinate attività: registrandosi ai vari siti, per esempio, è possibile creare offerte per chi si registra in quel posto, inviare pubblicità mirata a chi è stato nel nostro negozio, apparire per primi nei risultati di ricerca quando l’utente cerca, per esempio, “negozio di telefonini a Salerno”, e molto altro. Il nome che viene dato a questo genere di servizi è geotargeting: il commerciante, quindi, non si rivolge in maniera indistinta al proprio pubblico, ma ne seleziona e targettizza una fetta, quella relativa ai clienti più vicini e potenzialmente più interessati allo store. Analoga è la modalità con la quale si cerca di posizionare un e-commerce sui motori di ricerca affinché appaia tra i primi risultati per una determinata parola chiave: queste keyword non sono mai generiche, ma composte da più parole in modo da restringere il numero di persone raggiunte ma, allo stesso tempo, incrementando le possibilità di trasformare il contatto in vendita. Un’azione promozionale concentrata comporterà minori costi e maggiori ritorni sull’investimento. Che senso ha, infatti, mostrare la propria pubblicità a un utente napoletano quando la nostra azienda si trova in Lombardia? E’ questo che dobbiamo chiederci quando intraprendiamo una campagna di geomarketing.
E in Italia, quali sono gli strumenti di geo localizzazione più usati e più utili ai fini della promozione del nostro e-commerce? Nel nostro paese gli strumenti di questo tipo conosciuti dagli utenti non sono tanti, diversamente per esempio agli USA, e quindi quelli che risultano maggiormente utili sono Facebook Places, che è molto diffuso e ha anche un sistema di advertisng che permette di raggiungere un pubblico mirato selezionandolo sulla base di numerosi parametri. C’è ancora Google Places e Google Latitude e Twitter che ha implementato delle funzioni di geolocalizzazione.