Tre acquirenti online su quattro in tutto il mondo spesso non ricevono raccomandazioni utili sui prodotti che li interessano. Ad affermarlo è uno studio condotto a livello mondiale da SAP SE. I risultati fanno parte del Consumer Predisposition Study dell’unità organizzativa SAP Customer Experience, finalizzato a misurare l’atteggiamento dei consumatori nelle esperienze di shopping online.

Tra le varie domande, agli intervistati è stato chiesto quanta attenzione prestano alle raccomandazioni suggerite durante lo shopping online sugli ecommerce, solo il 25% risponde “quasi ogni volta” o “metà del tempo”. Soffermandoci sui singoli stati presi in considerazione dallo studio, solo il 6% degli acquirenti del Regno Unito ha affermato di fare affidamento sulle raccomandazioni fornite dagli ecommerce. In Giappone la percentuale sale invece al 14%, negli Stati Uniti al 17%.
Significa che c’è ancora un divario sorprendente tra ciò che i consumatori cercano e ciò che viene consigliato loro durante la navigazione negli shop online. Questo è un elemento su cui qualsiasi professionista ecommerce dovrebbe riflettere. I brand infatti spesso non sfruttano tutte le informazioni in loro possesso riguardo gli interessi dei loro clienti, le loro esperienze di acquisto e le loro abitudini.
Avere una visione a 360 gradi del cliente, frutto di una consulenza ecommerce seria e competente, consentirebbe però di formulare raccomandazioni precise e mirate, determinanti per aumentare vendite e fatturato di un ecommerce.

Inoltre lo studio conferma che i costi aggiuntivi per il prezzo di acquisto influenzano il processo di acquisto dell’acquirente online. Secondo la ricerca, più della metà (52%) degli intervistati ha dichiarato la propria disponibilità ad abbandonare il processo di acquisto se i costi di spedizione sono troppo alti. E il 55% ha risposto che quando riceve uno sconto o una promozione è più propenso a completate l’acquisto online.

Shopping online nel mondo

Dalla ricerca emergono inoltre altri interessanti informazioni e curiosità che ci forniscono un quadro completo delle diverse esperienze di shopping online nel mondo.

  • Gli acquirenti del Regno Unito sono quelli più insoddisfatti rispetto ai suggerimenti di acquisto che vengono loro proposti online. Il 15% dichiara infatti di non aver mai visto una raccomandazione di prodotto online pertinente.
  • I clienti coreani sono invece quelli che manifestano una maggiore propensione all’acquisto di prodotti di moda online (89%), seguiti da Cina e Germania (entrambi all’84%).
  • I brasiliani sono i più propensi (70%) ad abbandonare il processo di acquisto se i costi di spedizione sono più alti del previsto. Sono seguiti da canadesi (69%) e francesi (67%).
  • Per i russi invece, i comparatori online sono uno strumento fondamentale per la buona riuscita di un acquisto online: è quello che ha dichiarato il 60% degli intervistati.
  • Più della metà degli acquirenti tailandesi (51%) ritiene che le aziende online debbano avere tecnologie di realtà virtuale/aumentata che consentano loro di vedere come sarebbe il prodotto nella vita reale.

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