L’anno nuovo è appena iniziato ed è tempo di bilanci e di dati, per riflettere sulle tendenze che hanno caratterizzato il 2012 e dipingere nuovi scenari per il 2013. Cos’è successo nel mondo dei social? Lo scorso anno ha segnato – così come molti avevano ipotizzato – una flessione nell’utilizzo dei social network?
Facebook rimane leader incontrastato dei social, reso ancora più divertente dalle applicazioni Pinterest e Instagram, diventando sempre più un fenomeno di massa in grado di modificare i gusti e dettare la moda, ma torniamo ai numeri. Il social network di Mark Zuckerberg ha oltre 1 miliardo di utenti. Qualcuno aveva ipotizzato il sorpasso di Twitter, ma così non è stato: Facebook, infatti, ha addirittura allungato il passo con una manovra milionaria acquistando l’applicazione Instagram, azienda senza scopo di lucro e con 16 impiegati, scatenando polemiche e confusione a causa delle modifiche sulla privacy.
Ma la scena – seppure dominata da Facebook – è in realtà popolata anche di tanti altri attori: Twitter raggiunge i 400 milioni di “cinguettii” (i tweet) al giorno. Linkedin ha due nuovi iscritti ogni due secondi, il tasto Google +1 viene usato 5 miliardi di volte al giorno e ogni mese ci sono 3 milioni di nuovi blog.
Con tali numeri da capogiro, che margine di crescita c’è ancora nel web? Nonostante la rete sembri “satura”, in Italia c’è ancora spazio per chi vuole dedicarsi al web e lanciare la propria attività avvalendosi di tutti gli strumenti del 2.0: secondo l’Istat, infatti, solo il 55,5% delle famiglie italiane dispone di un accesso ad internet, il 59,3% dispone di un personal computer. Ci sono forti divari fra nord e sud e, inoltre, c’è differenza tra genere. Il gentil sesso, ad ogni modo, è passato dal 26,9% del 2005 ad un ben 47% nel 2012.
Insomma, Internet sta entrando sempre di più nella vita delle persone, ignorare questo fatto come singolo e come azienda potrebbe rivelarsi un atteggiamento controproducente. In particolare le aziende che vogliono rimanere al passo devono adeguarsi per non rimanere tagliate fuori.
Proprio per conoscere al meglio la nostra attività sui social e sul web, sia come singoli che come aziende, è nata Infomatic, un’applicazione che ci consente di sapere in tempo reale quanto siamo presenti e attivi su Facebook e Twitter. L’applicazione si aggiorna quotidianamente e ci permette di avere una panoramica settimanale sulle nostre abitudini.
In particolare Infomatic ci fornisce informazioni riguardanti Twitter e Facebook, per avere un monitoraggio completo del nostro tempo davanti allo schermo:
- Twitter: quanti numeri di tweet inviati, quante persone seguiamo e quante ci seguono.
- Facebook: quanti post abbiamo pubblicato, quanti amici commentano i nostri post, le foto, i messaggi e ogni singola attività.
Di social media marketing si è cominciato a parlare nel 2009 in termini di possibilità e dal 2010 in modo strategico per le imprese, eppure nessuno aveva un’idea chiara del concetto di relazione e ingaggio. Ricordo bene che nel 2009 era facilissimo ottenere like su di una pagina semplicemente suggerendola agli amici. Era una novità. Di fatto senza rendercene conto, ci siamo fatti piacere centinaia di pagine, ma quante ne frequentiamo veramente? Oggi credo che sia molto meglio avere 100 fan che interagiscono piuttosto che 10.000 zombie che neppure sanno chi sei.