Servizi online sempre più strutturati, offerte, last minute: Internet sta rivoluzionando il modo di organizzare e prenotare le vacanze. Il Turismo Online si conferma – di anno in anno – un vero asso nella manica dell’e-commerce: i big del settore si quotano in borsa e aumentano il proprio fatturato, pur dovendo fare i conti con commissioni e margini.

A farne le spese sono in primo luogo le agenzie di viaggio tradizionali che perdono fette sempre più consistenti di mercato: basti pensare a esempio quali Priceline, uno dei maggiori gruppi mondiali, casamadre di Kayak, che produce un fatturato che si avvicina al gruppo alberghiero Accor.

Anche in Borsa le performance dei player del settore turismo online sono vincenti. Le azioni della già citata Priceline, quotate al Nasdaq, si sono apprezzate del 13% negli ultimi 6 mesi. Meglio ancora ha fatto l’altro grande attore del turismo online: Expedia ha guadagnato il 47%. Un successo che ha convinto anche eDreams, esordiente d’aprile con una capitalizzazone superiore al miliardo di euro: sulla Borsa di Madrid non vedeva un listing di queste dimensioni dal 2007.

I siti che consentono, con un paio di click, di scegliere volo, hotel e auto sono destinati a vincere, grazie anche al mobile. Le ricerche di PhoCusWright sottolineano l’enorme acesa del settore. Nel 2012, solo un quarto dei viaggiatori statunitensi possedeva un tablet. Nel 2013 la quota era già passata a un terzo. Oggi siamo al 44%. E un viaggiatore che possiede un tablet o uno smartphone non solo sceglie e prenota in autonomia, ma cambia le proprie abitudini di viaggio.

L’e-commerce turistico, dunque, non sente la crisi; sono i tuoir operator europei tradizionali ad affrontare un momento molto difficile: anche per loro la speranza di aumentare il proprio fatturato deriva dal business online: i tour operator devono diventare sempre più flessibili e puntare sulle offerte online. Come a dire: il futuro del turismo è sul web.

E se il futuro è online, anche il web si trova a dover sfidare dei veri e propri giganti: TripAdvisor, Expedia, Trivago, eDreams, dopo aver tratto linfa da Big G, stanno tentando di acquisire maggiore autonomia e bypassare il motore di ricerca. La missione è attrarre gli utenti direttamente sui propri siti mediante la pubblicità. La concorrenza sarà feroce, anche perché Brin e Page non stanno a guardare e vogliono mettersi in proprio: Google ha puntato su Room 77, startup specializzata sulle prenotazioni via mobile.

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