Maggiore trasparenza nei prezzi ed eliminazione di qualsiasi tassa aggiuntiva nelle transazioni con carta di credito: questi e tanti altri i cardini della nuova direttiva europea nata con l’intento di tutelare maggiormente i consumatori durante gli acquisti online. I dettagli della legge sono stati illustrati pochi giorni fa nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma allo scopo di presentare la campagna informativa circa la nuova direttiva Ue sui diritti dei consumatori. Hanno preso parte alla Conferenza anche il Sottosegretario allo Sviluppo economico e responsabile per le Smart City Simona Vicari e il Commissario europeo per la tutela dei consumatori, Neven Mimica.
Particolarmente sensibile alle tematiche della tutela dei consumatori è il nostro Paese, tra i primi a recepire la direttiva: su questo argomento l’Italia è infatti all’avanguardia, mettendo al centro i consumatori, in particolar modo quelli digitali, spesso esposti a truffe di varia natura.
“La tutela dei consumatori – sostiene il Sottosegretario – rappresenta un obiettivo prioritario nell’ottica del rilancio dell’economia. Un consumatore sicuro, consapevole dei propri diritti e delle proprie tutele è più disponibile ed invogliato ad acquistare, ponendosi in questo modo come valido contributo alla crescita economica. E proprio sulla ripresa il governo italiano è impegnato in un’importante iniziativa, anche in sede europea, per sostenere la crescita attraverso una serie di misure economiche”.
Maggiore consapevolezza nei consumatori dei propri diritti grazie alla campagna di informazione che, proprio in questi mesi, si sta portando avanti a livello nazionale. Tra i diritti apportati dalla nuova legislazione, acquistano maggiore rilevanza il diritto al ripensamento, esteso a 14 giorni, che anche in assenza di danni o vizi al bene acquistato assicura il diritto al risarcimento. O il divieto di caselle pre-selezionate nelle vendite su internet. O ancora l’eliminazione di sovra-tasse ingiustificate, e vari altri punti come l’introduzione di un modulo standard europeo sul diritto di recesso.
Secondo il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, “c’è un miglioramento dei diritti. Come ha illustrato il commissario europeo se si acquistano un paio di scarpe o una macchina fotografica e c’è qualcosa che non mi convince, e non perché l’oggetto sia rotto o non funziona, il consumatore ha 14 giorni di tempo per restituire il bene“.
“Oppure quando facciamo acquisti sul web, tante volte esistono prestazioni accessorie, come sui biglietti aerei, che ci vengono date automaticamente a meno che noi non disinseriamo una casella. Questo non sarà più possibile: se voglio una prestazione accessoria la devo chiedere espressamente. Vedete – ha concluso Pitruzzella – come si rende molto più trasparente la relazione tra chi vende e chi acquista, e si rafforza la fiducia del consumatore”.