Quando si legge che Twitter è pronto a lanciarsi nell’e-commerce, ormai, un po’ di scetticismo nasce spontaneo; negli ultimi mesi, infatti, più volte abbiamo sentito parlare di fantomatiche strategie del sito di micro-blogging volte a sfondare nell’ambito del commercio elettronico, ma nulla si è trasformato al momento in qualcosa di concreto e prolifico.
Twitter è ancora alla ricerca della chiave di volta per far ripartire la crescita di utenti e soddisfare le richieste degli investitori sempre più nervosi per le difficoltà in Borsa. Eppure, dopo l’annuncio di ieri 1 ottobre, il momento della svolta sembra vicino: Twitter ha dichiarato ufficialmente di aver formato formato un’alleanza con un gruppo di siti del commercio elettronico (Shopify, Bigcommerce e Demandware) per facilitare per i negozianti, grandi e piccoli, la vendita dei loro prodotti direttamente da Twitter. Questo vuol dire che ora gli utenti della piattaforma di micro-blogging potranno anche fare acquisti con un semplice click.
Stando a quando diffuso dal Wall Street Journal, i negozi locali e i grandi marchi che usano le piattaforme online per l’e-commerce Shopify, Bigcommerce e Demandware potranno aggiungere un pulsante “Buy” a un tweet: così gli utenti potranno a loro volta, se vogliono, cliccare dentro il tweet e effettuare un acquisto. I negozianti potranno anche trasformare dei normali tweet col pulsante “Buy” in una pubblicità.
Come riportato nell’articolo del Wall Street Journal, Twitter potrebbe trasformarsi in un “centro commerciale virtuale con milioni di prodotti twittati in vendita” grazie al moltiplicarsi dei merchant che potranno vendere i propri prodotti tramite il sito di micro-blogging.
L’idea potrebbe funzionare, stando alle parole del’head of commerce di Twitter, Nathan Hubbard, il quale aveva detto che ogni mese vengono postati circa 50 milioni di tweet in cui le persone dicono che desiderano o hanno bisogno di qualcosa che, potenzialmente, potrebbero acquistare.
Altra indiscrezione di ieri è che Twitter stia pensando di abbandonare il limite dei 140 caratteri, su cui per ora la compagnia non si è espressa ufficialmente. La nomina ufficiale dovrebbe garantire a Dorsey piena operatività, svelando dunque le strategie future della compagnia.
Sulla scia dell’indiscrezione lanciata da Re/Code Twitter in Borsa aveva chiuso la seduta di ieri in rialzo di oltre il 5% a 26,93 dollari, ma a distanza di un’ora dall’apertura delle contrattazioni sul Nasdaq il titolo sta perdendo circa 4 punti percentuali. Segno che gli investitori attendono di capire meglio le prossime mosse del popolare social network, scottato dal sorpasso subito da Instagram alla fine dello scorso mese.