pagine-ecommerce-twitterCome annunciato sul suo blog, Twitter sta sperimentando nuovi metodi per facilitare la scoperta – da parte degli utenti – di nuovi prodotti, marchi e luoghi naturalmente al fine di incoraggiare, tra un tweet e l’altro, gli acquisti online.

Una manovra che porta il social, per via direttissima, a competere non solo con i giganti delle vendite online quali Amazon, ma anche con piattaforme quali Pinterest e Instagram; l’idea di base è quella di sperimentare a livello globale pagine in cui raggrupperà informazioni e tweet su prodotti, marchi o luoghi dando per alcuni la possibilità di acquisti diretti.

Come spiegato da Twitter nel post sul suo blog, le nuove pagine organizzeranno le conversazioni – sempre basate sullo scambio di tweet –  su particolari prodotti – da film, libri ai capi d’abbigliamento – ma anche marchi e luoghi, come le località di viaggi.

Gli utenti interessati a un particolare e specifico argomento potranno accedere da un unico punto ai «cinguettii» relativi alla tematica in oggetto, potranno visualizzare i prezzi dei prodotti e, in alcuni casi avranno a disposizione il tasto «compra» per effettuare direttamente un acquisto, in futuro il tasto – inizialmente circoscritto a determinate categorie di prodotto – potrà essere esteso a un maggior numero di beni acquistabili online. La scelta, infatti, spetta ai venditori: sono loro gli unici a poter decidere se abilitare l’acquisto diretto tramite Twitter o se rendere disponibile un link alternativo dove ottenere informazioni per la vendita.

Altra novità che sarà sperimentata sono le «Collezioni», servizio a disposizione di vip e marchi per promuovere e raccomandare determinati prodotti ai propri follower. Tra i partner ci sono Demi Lovato, Nike, Hbo – Game of Thrones, solo per citarne alcuni.

Le novità arrivano a un anno circa dal lancio del tasto «compra» su Twitter, disponibile finora solo in alcuni «Promoted Tweet», quelli sponsorizzati. Con il lancio di pagine ad hoc il microblog punta a rafforzarsi sul fronte e-commerce, anche sulla scia di tentativi di altri social, da Instagram a Pinterest che potrebbero davvero risentire, con questa manovra, la forte concorrenza di Twitter.

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