Mentre in paesi come la Gran Bretagna, la Germania e la Francia, la vendita online è ormai una voce fondamentale dell’economia, in Italia si sta assistendo sempre di più a una crescita progressiva dell’e-commerce. Nel 2010 infatti, il nostro paese ha registrato un incremento del 43% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di oltre 14 miliardi di euro.

Un rapporto di Casaleggio Associati, che prende in esame 2986 aziende, mostra come i settori interessati da questo fenomeno siano stati principalmente il tempo libero (soprattutto giochi d’azzardo), che rappresenta quasi metà del mercato (48,5%), il turismo (31,4%) e l’elettronica di consumo (7,1%).

Come evidenziato nel rapporto, le cause sono rintracciabili non solo in un processo di crescita fisiologico a cui si accompagna l’estensione della rete e il conseguente incremento nell’utilizzo di Internet, ma anche nell’ingresso sul mercato italiano di grandi competitor stranieri come Amazon e Groupon, società che si sono posizionate come leader di settore, replicando un modello già consolidato in altri paesi e finanziando un anno di politiche aggressive in termini di prezzi e fidelizzazione dei clienti.

Per contro invece, lo sviluppo internazionale delle imprese nazionali dell’e-commerce ha subito un progressivo rallentamento e molte non sono riuscite ad espandersi verso l’estero, salvo alcune eccezioni come ad esempio Yoox.

In questo scenario, come abbiamo visto più volte, un ruolo importante è stato svolto dalle comunità online e dai social media Facebook e Twitter, strumenti sempre più utilizzati dagli attori dell’e-commerce nelle politiche di marketing per elaborare vincenti modelli d’acquisto legati agli sconti e alle offerte speciali. Contemporaneamente, il 2010 ha visto una prima diffusione del mobile e-commerce e delle applicazioni di info-commerce che sfruttano la posizione fisica del potenziale acquirente

Ma quali sono le previsioni per il futuro?

Stando sempre al citato studio, sembra che il 2011 sarà proprio un anno di rilancio dell’e-commerce grazie al consolidamento degli attori in gioco e alla razionalizzazione del mercato dovuta alla chiusura di alcune iniziative che non hanno superato la crisi.

La crescita dell’utenza collegata ad Internet renderà sempre più appetibile il mercato italiano anche per gli operatori esteri, i quali si posizioneranno in cima alle classifiche di fatturato sfruttando le economie di scala. E se gli operatori italiani ne subiranno la concorrenza, i clienti godranno sicuramente di prezzi più accessibili e di una gamma più ampia di prodotti in tutti i settori.

Qui in allegato, potrete leggere e approfondire il rapporto che analizza lo stato dell’e-commerce in Europa e in Italia, attraversando trend, strategie, attività e risultati ottenuti dai settori online:

Focus E-Commerce 2011

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