Non passa giorno che dal quartiere generale di Amazon a Seattle arrivi una nuova proposta tesa a sviluppare l’influenza della piattaforma e-commerce.

La notizia di oggi riguarderebbe la divisione Amazon Lending e Bank of America – Merrill Lynch, che avrebbero stretto un accordo per permettere ad Amazon di finanziare gli operatori che operano su Amazon.  Secondo le indiscrezioni diffuse da CNBC il colosso dell’ecommerce avrebbe messo a punto un accordo che rafforza quanto già intrapreso negli ultimi 7 anni con la creazione della divisione Amazon Lending, specializzata nel supportare con un programma di prestiti le piccole imprese che operano sui siti web di Amazon.

La notizia odierna è lo spunto per commentare quello che Jeff Bezos ed Amazon stanno compiendo in questo inizio 2018.

La strategia di Amazon è semplice, chiara ed efficace nel medesimo tempo.

Con un pragmatismo da Far West, Amazon si sta adoperando con grande dinamismo a rafforzare le proprie strutture ed ampliare le aree di competenza del gruppo con 2 obbiettivi precisi:

  • Maniacale attenzione al cliente
  • Agevolare al massimo il customer journey del cliente semplificando ed abbreviando tutti i processi che separano il momento dell’acquisto dalla consegna del bene o servizio.

Da qua Jeff Bezos non deroga. Laddove non riesce ad ottenere un servizio, una tecnologia, Amazon la crea o la acquisisce. Intelligenza artificiale, learning machine, assistenti virtuali, cloud, potenza di calcolo, algoritmi, robot, bracciali elettronici, droni, trasporti, sistemi di pagamento online, finanziamenti, logistica, solo per citare le ultime aree in cui Amazon ha fatto parlare di sé.

Con stupore crescente si commenta il dinamismo di Amazon. Certamente è impressionante il passo che il gigante dell’ecommerce ha impresso al settore.

Come clienti del sito Amazon non possiamo che rallegrarci di tutte queste novità che agevolano l’utilizzo della piattaforma.

Gli operatori economici invece temono il dinamismo di Amazon: sono però lacrime di coccodrillo. All’inizio Jeff Bezos era considerato, nella migliore delle ipotesi, un visionario. Oggi è temuto: non solo perché è considerato tra le persone più ricche al mondo, ma perché ha una vision chiara, che persegue con feroce determinazione.

Bezos ed Amazon stanno ridefinendo, grazie alle tecnologie, i business: logistica: oltre ad implementare ed aprire in continuazione magazzini di logistica, che hanno tutti la medesima matrice e layout, Amazon si è comperata nel 2012, pagandola cash, la miglior società di robot per ottimizzare i processi di movimentazione. Tra le prime decisioni prese, quella di toglierla dal mercato, in modo che lavorasse solo per Amazon, creando un gap tecnologico con i precedenti clienti, che hanno dovuto rivolgersi sul mercato.

La odierna notizia in materia di finanziamenti alle imprese, evidenzia un’altra carenza a cui Amazon pone rimedio. La difficoltà di accesso ai finanziamenti da parte delle PMI. Il servizio è già offerto dal sistema bancario. Amazon lo ha però interpretato ed adattato alle sue esigenze: i servizi Amazon Lending, ad oggi operante solo in alcuni Paesi, è attivato da Amazon, che offre ai propri fornitori preventivamente selezionati, il servizio di finanziamento. Lo fa utilizzando la tecnologia. Questo è il valore che esprime Amazon.

Pochi giorni fa abbiamo letto che il colosso di Seattle vuole fare concorrenza ai corrieri. Anche in questo caso si tratta di una ridefinizione del business del trasporto e dell’ultimo miglio. Amazon non diventerà mai un corriere nella comune accezione del termine. Ha creato un servizio fino a quel momento per Lei non soddisfacente, andando a colmare una lacuna.

Anche in Cina Alibaba si muove con lo stesso approccio. Ciò che non esiste viene creato oppure acquistato, in funzione di quanto sia utile e propedeutico al gruppo Alibaba. Meno conosciuto, il gruppo giapponese Rakuten, si comporta in analogo modo. Alibaba, Amazon, Rakuten sono infatti degli ecosistemi all’interno dei quali ci sono le singole società operative che presidiano le varie nicchie.

La domanda di fondo è perché gli operatori dei singoli settori in cui Alibaba, Amazon, Rakuten spaziano, non riescono ad arrivare prima degli ecommerce a ridefinire il business ed ad offrire soluzioni innovative?

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