La costante crescita dell’e-commerce implica un notevole impiego di risorse nella logistica: ogni giorno vengono infatti commissionati migliaia di ordini e ognuno prevede piccoli quantitativi da smistare a destinatari diversi.

Una soluzione per snellire le pratiche logistiche potrebbe arrivare dalla robotica e dall’utilizzo di robot durante le varie fasi di smistamento e consegna merce. Secondo un report di DHL Trend Research al momento circa l’80% dei magazzini non usa alcuna forma di automazione e si avvale soltanto personale “umano”. Il 15% utilizza invece nastri trasportatori o altri mezzi automatizzati, ma comunque non robot. Il restante 5% si avvale invece di un supporto robotico ma quasi sempre affiancato da addetti umani.

Il problema principale è che i robot attualmente in commercio non hanno ancora la capacità di sostituire il lavoro umano, sia per quanto riguarda l’abilità manuale nello svolgere le varie mansioni, sia per le loro capacità intellettive. L’intelligenza artificiale non è ancora in grado, ad esempio, di riconoscere i prodotti o di coordinare le varie operazioni. Eppure le cose stanno cambiando ed è probabile che presto i robot troveranno sempre più utilizzo nelle attività logistiche, a partire dalla quelle legate all’e-commerce.

Secondo il report di DHL, i robot potrebbero essere applicati in almeno 4 fasi della logistica:

  • carico e scarico merce
    La maggior parte dei prodotti viene trasportata su gomma o container ed è attualmente smistata da manodopera umana. Iniziano a diffondersi però robot capaci di analizzare la merce dei container e organizzare le fasi di scarico. È il caso ad esempio di quelli prodotti dall’americana Wynwright, in grado di scaricare 500 pacchi all’ora.
  • smistamento della merce
    Uno dei compiti dei magazzinieri è quello di ricevere la merce e collocarla nel settore esatto. Non esistono ancora robot dotati di una simile intelligenza ma il loro aiuto può comunque essere prezioso. Ecco perché, dopo un’attenta analisi, Amazon ha acquisito Kiva, specialista nella robotica semovente e impegnata nella produzione di robot in grado di prelevare la merce dagli scaffali e portarla all’addetto, in modo tale da evitare ai magazzinieri numerosi spostamenti. E garantire che i servizi Amazon siano ancora più efficienti.
  • operazioni di packaging e personalizzazione
    Capita spesso che alcuni prodotti acquistati online richiedano confezioni speciali, con etichette particolari che ne evidenzino le offerte o altri interventi di personalizzazione. DHL sta al momento testando robot prodotti dalla Rethink Robotics capaci di apprendere un’operazione, precedentemente mostratagli. In pratica se un addetto esegue un attività guidando il braccio del robot, il robot memorizza il movimento ed è poi in grado di replicarlo.
  • consegna a domicilio
    Esistono startup, come l’inglese Starship Technologies o l’americana Dispatch Robotics, che hanno realizzato robot in grado di consegnare la merce ai clienti, percorrendo l’ultimo tratto del trasporto. Sono progetti in fase di definizione ma che verranno presto testati.

L’obiettivo finale è quello di riuscire a evitare del tutto l’intervento umano, rendendo i robot completamente autonomi. Diverse startup i stanno muovendo in questa direzione ed è probabile che presto tutto questo diventi realtà.

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